Collesalvetti – «Un calendario molto denso, molto variegato. Artisti di fama nazionale di grande calibro. Un Direttore, Mario Menicagli, collaborare col quale dà grande soddisfazione». Con queste, entusiastiche, parole il primo cittadino di Collesalvetti, Lorenzo Bacci, ha commentato la presentazione del cartellone teatrale 2013-2014 della Sala Spettacolo. Dal teatro alla musica, in effetti, l’offerta artistica è veramente molto variegata. Soddisfazione anche nelle parole di Debora Caprioglio, che ha parlato di un «gradito ritorno a Collesalvetti». «Sono felice – ha detto la nota attrice veneta – di tornare a Collesalvetti e spero che lo spettacolo sia di enorme gradimento perché così, poi, potrò anche tornare e quindi, anche un po’ egoisticamente…». «Dove c’è cultura c’è progresso, dove non c’è, la morte civile», ha detto sentitamente la Caprioglio riscuotendo l’applauso dei presenti alla conferenza stampa.
La vedova scaltra Si inizierà venerdì 13 dicembre, alle 21:15 – con replica il giorno dopo, alla stessa ora – con «La vedova scaltra» di Carlo Goldoni. Un’elaborazione di Emanuele Barresi con Debora Caprioglio, Daniela Morozzi, Fabrizio Brandi; Michele Crestacci; Riccardo De Francesca ed Eleonora Zacchi. In collaborazione con la «Compagnia degli onesti» e col Teatro Goldoni di Livorno, questo fine settimana andrà dunque in scena questa commedia teatrale, datata 1748.
Concerto di capodanno Poco più di due settimane di attesa e già sarà la volta del tradizionale appuntamento col Concerto di Capodanno, alle 21:15. Una miscellanea di generi musicali con il tradizionale valzer e alcuni brani del repertorio lirico. L’Orchestra Clara Schumann, in collaborazione con l’Orchestra del Cantiere Lirico eseguirà musiche di Mascagni; Verdi; Strauss; Gershwin; Ellington, ma anche musiche tratte da film di Walt Disney. Sotto la direzione del Maestro Mario Menicagli, la giovanissima cantante Jessica Brando (già protagonista a Sanremo 2010) e, al pianoforte, il Maestro Cesare Castagnoli.
Un’orchestra ad Auschwitz Se il mese di gennaio era iniziato nell’allegria, col concerto di inizio anno, si chiuderà, invece, all’insegna della triste memoria storica, il 26, alle 21:15. L’evento, liberamente tratto da «Ad Auschwitz c’era un’orchestra» Fania Fénelon, vedrà protagoniste Annabella di Costanzo ed Elena Lolli. Era il Gennaio del 1944 quando Fania Fénelon fu deportata ad Auschwitz e poiché sapeva cantare e suonare il pianoforte, entrò a far parte dell’orchestra femminile del campo, l’unica che sia mai esistita in tutti i campi di concentramento nazisti, che aveva il compito di accompagnare le altre prigioniere al lavoro e suonare per gli ufficiali SS. Quegli strani militari capaci di uccidere e commuoversi per la musica al contempo, come ha ricordato Mario Menicagli. Alla direzione dell’orchestra c’era Alma Rosé, eccezionale violinista ebrea, nipote del celebre compositore, Gustav Mahler. Due donne, due visioni, due modi di vivere la musica all’interno del lager.
Testa di rame, in scena il 24 febbraio alle 21:15, sarà invece uno spettacolo che metterà in luce una delle figure più importanti, anche de meno celebrate, della vita portuale del dopoguerra livornese: quella del palombaro. Partendo dalla raccolta di materiale documentario e interviste con i protagonisti e i testimoni dell’epoca, gli autori, Gabriele Benucci e Andrea Gambuzza, daranno vita ad una pièce in cui realtà e finzione si legano per raccontare la storia delle “teste di rame” labroniche. I due autori proietteranno così il pubblico in una città tutta da ricostruire a pochi anni dalla Liberazione, dove Scintilla, palombaro innamorato del mare e delle sue profondità, è sposato con Rosa, donna impulsiva, gelosa e caparbia. Impigliati nella rete della loro “libecciosa” storia d’amore, si agitano finanzieri e contrabbandieri, gente di Borgo, americani e “segnorine”, che spingono i due protagonisti ad un’immersione nel mistero dei loro sentimenti. Alla riscoperta del legame naturale che li unisce: come l’acqua e la terra, come il sopra col sotto.
Mimì e le altre – Donne all’opera, in occasione della festa della donna, l’8 marzo, sempre alle 21:15, per voce recitante, voci soliste e orchestra, su testo di Gabriele Benucci consisterà in una serata in compagnia di Debora Caprioglio e dell’Orchestra del Cantiere Lirico, verranno dunque eseguite musiche di Mascagni, Verdi e Puccini. «La situazione – si legge nella scheda di presentazione dello spettacolo – è quella meta teatrale in cui la presentatrice finge di essere sé stessa e invece recita una parte: in questo caso quella della sarcastica commentatrice degli “strani casi” che i librettisti d’opera (maschi) hanno voluto far capitare alle donne delle loro Opere, tutte morte ammazzate, suicide o di malattia a seguito dell’amore contrastato o impossibile con il loro amato». Previsto un finale emotivamente coinvolgente, in cui venga fuori (sempre grazie al commento “illuminante” della presentatrice) da una parte che le donne dell’Opera , in realtà, sono personaggi moralmente e umanamente assai più forti di quelli maschili, dall’altra un paragone con un presente in cui, comunque, il comportamento delle donne di oggi viene censurato dalla famiglia, dalla società e dal “clan” di appartenenza, con le tragiche conseguenze che talvolta ne derivano.
Ricordati, che andrà in scena il 29 marzo 2014, su regia di Lamberto Giannini e con la collaborazione di Aurora Fontanelli, sarà invece uno spettacolo che vedrà come interpreti i ragazzi del Centro Disabili “Elio Visone”. Fra gli organizzatori, la Cooperativa “Il Girasole” e la Fondazione “Luigi Scotto” in collaborazione con la Scuola di Musica “Clara Schumann”.
Concerto lirico, invece, il 9 maggio 2014. Non un concerto lirico qualsiasi, però, ma la finale vera e propria del Concorso internazionale di canto lirico “Titta Ruffo”, che rappresenta, ormai da anni, un’occasione di grande rilevanza e risonanza per i cantanti lirici di tutto il mondo. Le edizioni precedenti hanno dato modo a cantanti giovani e meno giovani di farsi apprezzare e conoscere a tutti gli amanti della lirica, sia appassionati che addetti ai lavori. Grazie alle selezioni di questo concorso è stato possibile realizzare Opere come “La Bohème” di Giacomo Puccini; “Pagliacci” di Ruggero Leoncavallo; “La Cenerentola” di Gioacchino Rossini e “La Traviata” di Giuseppe Verdi, tutte regolarmente poste in scena. Rilievo particolare ha assunto l’edizione di quest’anno che ha fornito i cantanti per le parti principali della produzione di “Rigoletto” di Effetto Venezia.
I biglietti d’ingresso costano 10 euro (8 con la riduzione)