Site icon Collenews

MATTEOLI: «GLI ENTI PUBBLICI NON DEVONO FRENARE LO SVILUPPO DELL’INTERPORTO»

Altero Matteoli, senatore del Pdl e presidente della Commissione Lavori Pubblici

Altero Matteoli, senatore del Pdl e presidente della Commissione Lavori Pubblici

Guasticce – Altero Matteoli, senatore del Pdl e Presidente della Commissione Lavori Pubblici a Palazzo Madama, ha incontrato Federico Barbera, Presidente dell’Interporto Toscano “Amerigo Vespucci”, il quale lo ha messo al corrente delle difficoltà economiche in cui versa l’area industriale livornese. «Ogni azione – ha detto il parlamentare – finalizzata ad impedire a soci, pubblici o privati, di partecipare ad aumenti di capitale in società di capitali, previo il supporto di piani industriali per ripristinare l’equilibrio finanziario o per supportare investimenti per lo sviluppo, risulterebbe fortemente limitativa e penalizzante per la libertà di intrapresa nel nostro Paese».

 

L’ex senatore va poi al nocciolo della questione labronica: «In una fase recessiva come quella che stiamo vivendo di tutto c’è bisogno tranne che di azioni o reprimende che minino le possibilità di ripresa economica. E quanto accade all’Interporto Toscano, dove gli enti pubblici locali sono frenati dall’intervenire in una situazione di crisi, è un esempio negativo sotto questo aspetto».

Infine, l’esponente del centrodestra assicura di intervenire in prima persona con le autorità competenti a livello nazionale ed europeo: «Bisogna evitare ogni fraintendimento e pertanto avrò contatti con il Governo e con i nostri rappresentanti presso l’Unione Europea – sottolinea – per scongiurare che la sottoscrizione di aumenti di capitale da parte di pubbliche amministrazioni in società partecipate a capitale misto pubblico-privato possa essere considerata aiuto di Stato e quindi determinare una infrazione contro l’Italia. Auspico che, a tutti i livelli, nazionale ed europeo, ci si renda conto – conclude l’ex Ministro – che la ripresa si potrà realizzare anche attraverso accordi e cooperazione pubblico-privato ed in tal senso serve flessibilità nell’applicazione delle normative».

 

Exit mobile version