carnevale colligianoCollesalvetti Si scioglie “Carnevale Colligiano”. La nota associazione, che organizzava l’omonima manifestazione, dal 1 gennaio 2016 chiuderà i battenti. «Una decisione – spiega il presidente, Paolo Pellicci – che prendiamo con grande rammarico, ringraziando tutti quelli che ci hanno dato una mano».

 

La decisione Una scelta, questa, dovuta alla scarsità di volontari. «Già da alcuni anni – spiega Pellicci – erano venuti meno quei presupposti di comportamento indispensabili in qualsiasi associazione. Chi, come me, si è allontanato, chi si è trasferito, chi è venuto a mancare…». Fatto sta che di questa associazione, ufficialmente riconosciuta, è rimasto solo il presidente e alcuni volontari non iscritti. Insomma, sono venuti meno i presupposti per andare avanti.

 

A febbraio, tramite queste stesse pagine (leggi qui), il presidente aveva lanciato un appello: «occorre trovare nuovi giovani che ci diano una mano, che impieghino le loro energie per portare avanti questa tradizione. C’è bisogno di un ricambio generazionale». Un appello caduto nel vuoto. Pellicci ha atteso alcuni mesi, poi, a settembre, ha iniziato a porsi qualche domanda in merito all’organizzazione e alla realizzazione del carnevale: Quanti sono rimasti iscritti all’associazione? Quei volontari avvicinati dal presidente (persone utili e necessarie) vogliono entrare ufficialmente nell’associazione? A dicembre, con l’Amministrazione Comunale e il Consiglio di Frazione, si sono tenuti due incontri con le associazioni del territorio, nell’ambito dei quali sono state poste queste domande, ma la risposta è stata negativa. «È vero che colligiani doc ce ne sono rimasti pochi – commenta amareggiato il presidente – ma credevo che anche tra i nuovi residenti ci fosse qualcuno che volesse integrarsi con le nostre tradizioni. Non è emersa questa volontà».

 

La storia Il Carnevale Colligiano nasce intorno alla metà degli anni ’60. L’attuale presidente, Giovanni Pellicci, fu uno dei colligiani promotori. «All’epoca il carnevale era la festa del paese; tutti volevano dare una mano e la realizzazione dei carri portava allegria, divertimento e al tempo stesso serietà», racconta. Ma è solo nel 1999 che il Carnevale Colligiano diventa un’associazione ufficialmente riconosciuta. «I comportamenti di quel gruppo, del quale anch’io facevo parte, rimasero gli stessi. Anche l’Amministrazione partecipava, con contributi economici, per la risuscita del carnevale e in seguito permise di utilizzare il capannone che ancora oggi è sede dei carri», ricorda il presidente. Che ne sarà ora di tutto questo?

 

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