Castell’Anselmo Un bilancio dell’attività degli ultimi anni del Consiglio di Frazione delle Colline e un’esposizione delle principali problematiche della frazioni collinari. È quanto fatto dal presidente Fiorenzo Gasparri e dai consiglieri Marina Chiavacci ed Enzo Cioni, in questa intervista. I tre affrontano vari argomenti come appunto i disagi delle frazioni collinari, il rilancio dell’imprenditoria nella zona, la socialità nei paesi e le aspettative in vista delle elezioni amministrative.

Che bilancio vi sentite di fare ad oggi, in merito alle attività del Consiglio di Frazione? 

Gasparri: «Noi in questi anni ce l’abbiamo messa tutta; il problema sta nel fatto che le persone e gli abitanti delle frazioni collinari non partecipano. Nell’organizzare incontri e nello svolgere le nostre attività abbiamo infatti sempre dato precedenza alla nostra sede di Crocino, in quanto, seppur in misura comunque ridotta abbiamo notato che i cittadini crocinesi sono quelli più presenti alle varie iniziative. Ad esempio abbiamo riscontrato un’ottima partecipazione agli incontri organizzati con la Polizia Municipale».

A vostro giudizio, quali sono i problemi principali delle frazioni collinari? 

Chiavacci: «Molti problemi a nostro giudizio si hanno con i trasporti pubblici, in modo particolare su Colognole. Non solo per quanto riguarda il servizio di trasporto pubblico in sé, ma anche per i mezzi utilizzati che sono piuttosto malconci. Per quanto riguarda Castell’Anselmo – hanno continuato Gasparri e Cioni – sono anni che segnaliamo la perdita di un pozzo nero e le cattive condizioni di alcuni edifici pubblici, che stanno letteralmente andando in malora come quello che era l’ex asilo che potrebbe, a nostro giudizio, essere rimesso in piedi, magari con una diversa destinazione d’uso. Al Crocino invece abbiamo riscontrato alcuni problemi riguardanti la viabilità. In modo particolare l’eccesso di velocità. A tal proposito abbiamo infatti richiesto l’installazione di passaggi pedonali rialzati come deterrenti».

Cosa chiedete, quindi, al Comune? 

Gasparri: «Noi all’Amministrazione chiediamo di una maggiore recettività in merito alle nostre segnalazioni. Per noi, essendo un Consiglio di Frazione che racchiude 5 frazioni, è già difficile recepire dai cittadini tutte le problematiche, anche a causa della scarsa partecipazione di questi ultimi».

È stato giusto secondo voi accorpare i Consigli di Frazione delle frazioni collinari?

Chiavacci: «Non è stata una decisione giusta. Tutte le varie frazioni delle colline hanno esigenze diverse che non si possono gestire con un unico consiglio. Occorre poi ribadire, a tal proposito, che la mancata partecipazione dei cittadini non aiuta».

Vi ricandiderete? 

I tre: «Bisognerà appurare se sarà possibile essere eletti per due mandati. Se ciò sarà possibile lo rifaremo senz’altro».

Parlando di imprenditoria a livello locale…. a vostro giudizio, sono possibili insediamenti di alcune, seppur piccole, attività commerciali?

Gasparri: «Non credo sia possibile. Mancano gli utenti. Purtroppo queste sono frazioni dormitorio. La gente lavora fuori e quando deve comprare qualcosa si ferma altrove».

Cosa si può fare secondo voi per ravvivare la socialità in queste frazioni? Il palio dei rioni di Castell’Anselmo verrà riportato in auge?

Chiavacci: «Noi con le risorse che abbiamo stiamo organizzando qualcosa, come la festa della befana, le pentolacce… Castell’Anselmo fino a poco tempo fa era forse la frazione più viva da questo punto di vista. Anni fa organizzavamo il gioco degli scacchi viventi ad esempio – racconta Cioni – ora pian piano si è perso il senso di comunità ed è cambiato il modo di vivere. Queste cose però sono tollerabili forse in parte solo nei giovani, che fanno vita altrove, ma non è una cosa bella da riscontrare in gente più in su con l’età che un minimo potrebbe dare una mano ed uscire un po’ di più dalla propria casa. Per quanto riguarda il palio dei rioni attualmente non se ne parla e credo che non se ne parlerà nemmeno per il prossimo futuro».

Fra non molto ci saranno le amministrative, che aspettative nutrite nei confronti di un’eventuale nuova amministrazione?

I tre: «Non invidiamo chi diventerà sindaco. Collesalvetti infatti è un Comune molto difficile da amministrare a causa della sua grande estensione territoriale e per tutte le varie problematiche che lo affliggono. Purtroppo non siamo molto fiduciosi per il futuro perché a nostro giudizio è venuto a mancare l’attaccamento al territorio che c’era una volta. Quindi, secondo noi, a prescindere da chi sarà eletto, ci saranno poche chances di miglioramento».

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