Collesalvetti L’idea, il presidente della Pubblica Assistenza di Collesalvetti, Stefano Gambino, l’aveva proposta ai volontari verso la fine dello scorso settembre: perché non organizzare, come P. A., il carnevale a Collesalvetti? Per l’associazione era una cosa totalmente nuova: i carri erano fermi da qualche anno, per cui rimettere in piedi il carnevale colligiano non era cosa da poco. «Ci abbiamo lavorato fino al venerdì prima del carnevale, cercando di bilanciare il tempo tra questo, i servizi in associazione, i nostri corsi di formazione e naturalmente la famiglia. Abbiamo vissuto un periodo parecchio frenetico», ci racconta la volontaria Lisa Bellandi.

Ma il tutto è stato ben ripagato, se si conta che alle due giornate (domenica 24 febbraio e domenica 3 marzo), grazie alla dedizione di una quarantina di volontari P. A. e di una squadra dei Vigili del Fuoco, hanno partecipato numerosissimi colligiani. Due i carri e due le mascherone (in stile veneziano), ma anche una postazione di trucca bimbi, grazie ad una delle volontarie della Pubblica Assistenza, un gonfiabile con animatore, sempre offerto dalla P. A. e due giostre.

In tutte e due le date gli organizzatori hanno esaurito sia i frati che coriandoli e stelle filanti. Al termine delle due giornate la Pubblica Assistenza colligiana si è detta «estremamente soddisfatta per la riuscita dell’evento, della partecipazione massiccia della popolazione e dei tanti bambini felici». «Cercheremo – spiegano ancora dall’associazione – di migliorarci ancora per l’anno prossimo. Ci teniamo a ringraziare tutti i nostri sponsor che ci hanno aiutato a ammortizzare le spese iniziali di gestione dell’evento e ovviamente anche la popolazione e i volontari: senza di loro non avremmo avuto due domeniche così soddisfacenti».

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