Collesalvetti Correva il 4 marzo 1979: a Collesalvetti si costituiva l’Avis. Così, ieri, a 40 anni esatti da quella data, i soci hanno deciso di festeggiare la ricorrenza a 4 decenni da quel giorno. Una grande festa – è proprio il caso di dire “di cuore” – alla presenza di numerose autorità civiche, nell’incantevole scenario di Villa Carmignani ha dunque segnato questa importante ricorrenza. Un’occasione per ripercorrere le tappe storiche nella vita dell’associazione, ma anche e soprattutto per guardare al futuro con speranza. Il tutto nel ricordo affettuoso dello storico presidente Fabrizio Lodovichi, scomparso nel maggio dell’anno scorso.

A prendere in mano la guida dell’associazione dopo la scomparsa del caro Fabrizio è stato Maurizio Ceccotti, che ieri mattina a Villa Carmignani ha fatto gli onori di Casa. Ceccotti ha ricordato, in apertura del suo intervento, l’amato predecessore, per poi fare il punto su come l’associazione sia cresciuta nel tempo, ma anche su come da un po’ di tempo a questa parte il trend delle donazioni sanguigne e di emo-componenti sia divenuto negativo. Ma non c’era rassegnazione nelle parole del presidente, che ha concluso: «cerchiamo di fare in modo di tornare ai tempi pre-crisi».

Luciano Franchi, vicepresidente dell’Avis regionale

Alle parole di Ceccotti hanno fatto eco quelle di Luciano Franchi, vicepresidente dell’Avis regionale. Franchi ha elogiato le capacità sinergiche della sezione locale, che è appunto inter-comunale (Collesalvetti, Fauglia, Crespina-Lorenzana e Orciano Pisano) e sottolineato l’importanza della periodicità e della consapevolezza della donazione al fine di poter disporre, da parte degli Ospedali, di scorte pronte all’uso in caso di emergenza. Il vicepresidente dell’Avis regionale ha evidenziato altresì la necessità di una donazione razionale, non emotiva. Perché con la razionalità si può fare programmazione e garantire la continuità.

Dal canto suo, Eugenio Giani, presidente del Consiglio Regionale della Toscana, ospite istituzionale dell’Avis locale, ha ricordato di essere socio da molti anni. «Sento la donazione come un fatto naturale», ha esordito Giani, che ha criticato l’individualismo della società moderna: «donare è un gesto che ci fa andare oltre la nostra individualità». «Il trend negativo nelle donazioni non è solo a Collesalvetti – ha aggiunto il presidente del Consiglio Regionale della Toscana – è l’intera nostra società che è sempre più individualista».

I donatori premiati assieme ai dirigenti Avis e alle autorità civiche

«Come Regione – ha concluso Giani – abbiamo inviato a tutti i 18enni toscani una lettera sull’importanza della donazione». Giani ha poi consegnato i premi ai donatori che si sono distinti per generosità nelle donazioni sanguigne. Ospite della mattinata è stato anche il sindaco di Collesalvetti, Lorenzo Bacci. Nel suo intervento il primo cittadino colligiano ha anch’egli ricordato Fabrizio Lodovichi ed elogiato l’Avis, non solo per il suo ruolo fondamentale e primario nelle donazioni sanguigne, ma anche per quello aggregativo che si manifesta nell’organizzazione della festa estiva a Stagno Vecchio.

A prendere la parola successivamente è stato il dott. Alessandro Mazzoni (del reparto di Medicina Trasfusionale di Pisa). Il medico ha ricordato lo storico presidente della sezione colligiana dell’Avis e sottolineato l’importanza del Servizio Sanitario Nazionale. Presenti in loco anche la Pubblica Assistenza di Collesalvetti, la Polisportiva Vicarello, il Gruppo Donatori Acli Stagno, il Gruppo Avis Eni, il Fotoclub Collesalvetti, il maresciallo dei Carabinieri di Collesalvetti Francesco Relli e Matteo Bagnoli, presidente di Avis Livorno.

La mattinata si è conclusa con un momento di convivialità davanti ad un buffet.

diego.vanni@collenews.it

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