Guasticce Una situazione indecorosa. Vedere la cappella di un cimitero (nella fattispecie quello di Guasticce), un luogo sacro dove le persone vengono a trovare i loro cari defunti e a pregare sulle loro tombe, ridotta in quello stato è uno spettacolo per nulla edificante. La facciata cade letteralmente a pezzi; guardandola di fronte, nel lato sinistro è più la parte “scrostata” che quella rimasta integra, ma anche la parte centrale e quella a destra non se la passano affatto bene. Per non parlare dell’interno del piccolo edificio di culto, dove fra muffe nere che come metastasi si allargano sempre più e scrostamenti vari è impossibile pregare senza lasciarsi distrarre dal degrado. Una situazione di incuria inaccettabile cui occorre quanto prima porre rimedio.

E in questa direzione va la richiesta del parroco del paese, Don Ramon Guidetti. Il sacerdote ha scritto una lettera al sindaco Lorenzo Bacci per richiedere un incontro sulla questione. In essa Don Ramon sottolinea:«ho constatato con dispiacere lo stato avanzato di fatiscenza che ha colpito la cappellina ed altre parti del cimitero guasticciano». «Il cimitero di un paese – scrive ancora il parroco al primo cittadino – è uno dei luoghi identificativi di una qualsiasi comunità. In esso sono sepolti i nostri cari, coloro che ci hanno preceduto e che hanno scritto parte della storia di Guasticce che noi ereditiamo. Curare l’ambiente del cimitero vuol dire omaggiare la loro vita terrena e tutto il bene che hanno compiuto, ma contemporaneamente tenere vive le radici della nostra storia guaticciana». Questo il testo completo della lettera di Don Ramon.

(particolare della facciata, lato sinistro)

LA LETTERA DEL SACERDOTE «Carissimo sindaco Lorenzo, da più di un anno sono insediato nella Parrocchia di Guasticce di San Ranieri, dove pian piano mi sto ambientando e dove sto prodigandomi per far ripartire la comunità parrocchiale che ha vissuto un periodo di vari travagli. Sto tentando di ridare vita ad alcune tradizioni cristiane che con il tempo si erano un po’ perse come il Presepe Vivente che avrà luogo nel prossimo Dicembre e come la processione in paese del Corpus Domini che avverrà nel prossimo mese di Giugno, aggiungendo anche la festività del Santo patrono di Guasticce, San Ranieri».

«Tengo anche in vita quelle poche tradizioni che in questo paese sono rimaste in piedi. Una di queste è la tradizionale benedizione del cimitero nel giorno di Tutti i Santi e la S. Messa, sempre al cimitero, per ricordare tutti i nostri defunti guasticciani. Purtroppo, in queste due occasioni, e qui vengo al motivo della mia lettera, ho constatato con dispiacere lo stato avanzato di fatiscenza che ha colpito la cappellina ed altre parti del cimitero guasticciano. Ho parlato con il consigliere comunale Giuliano Lupi, il quale mi ha informato che sta portando avanti la questione in sede comunale. Non è sicuramente mia intenzione influire sulle politiche comunali e tantomeno sulla gestione delle risorse economiche, che devono soddisfare tante esigenze ed urgenze dell’intero territorio comunale».

«Vorrei però tenere presente che il cimitero di un paese è uno dei luoghi identificativi di una qualsiasi comunità. In esso sono sepolti i nostri cari, coloro che ci hanno preceduto e che hanno scritto parte della storia di Guasticce che noi ereditiamo. Curare l’ambiente del cimitero vuol dire omaggiare la loro vita terrena e tutto il bene che hanno compiuto, ma contemporaneamente tenere vive le radici della nostra storia guaticciana. Tenendo conto che l’afflusso di famiglie “importate” rischia di far perdere le tracce di quella storia trasformando Guasticce da paese a dormitorio periferico di città».

(l’interno cappella)

«La Parrocchia si impegna a rendere vivo il ricordo di quella storia, tanto che stiamo lavorando per il recupero di tante foto storiche che racconteranno la storia del paese e della Parrocchia in una mostra fotografica. Inoltre, vi è anche il progetto di scrivere un libercolo sulla storia della Parrocchia di San Ranieri con il contributo di quei pochi guasticciani “storici” che sono rimasti in vita. Tutto questo per consegnare la memoria alle nuove generazioni che vengono, di tanto tesoro. Spero vivamente di poterLa incontrare personalmente. Nel frattempo, La ringrazio per la sua disponibilità e Le auguro un proficuo lavoro».

LA LETTERA DI RISPOSTA DEL SINDACO BACCI «Carissimo Don Ramon, in riferimento alla lettera che mi hai consegnato e per la quale ti ringrazio, con la presente intendo esprimere a te e a tutta la comunità parrocchiale la mia piena condivisione sulle questioni e preoccupazioni che sollevi. Purtroppo, come hai accennato anche nella tua lettera, ogni giorno ci troviamo ad affrontare urgenze che comportano un peso gestionale, sia in termini di risorse umane che economiche, tale da impedirci di essere sempre presenti come vorremmo sulle numerose necessità in essere. Nello specifico però vorrei informarti, così come ti ho anticipato a voce nell’incontro avvenuto in data 7.11 u.s., che per quanto riguarda la Cappellina del Cimitero è previsto nell’anno 2019 l’intervento di riqualificazione, come opera compensativa prevista dalla convenzione con la ditta appaltatrice. Sempre per l’anno venturo ti informo che è in previsione, già con risorse economiche stanziate e avendo già definito il progetto preliminare con i nostri uffici, la realizzazione di nuovi loculi. Comunque, rispetto al fabbisogno stimato per la frazione, le estumulazioni avvenute e già programmate determinano condizioni per le quali nel breve/medio periodo le disponibilità di posti liberi saranno comunque garantite. Nel ringraziarti per il prezioso impegno che stai mettendo a disposizione della comunità guasticciana, ti invio un caro saluto e rimango a disposizione per qualsiasi chiarimento. Il sindaco Lorenzo Bacci».

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