L’editoriale Quante volte ce lo siamo ripetuti: il tessuto associativo è la vera forza motrice del territorio colligiano. C’è chi si occupa del volontariato nell’ambito delle donazioni sanguigne come l’Avis o Fratres; ci sono, sempre nell’ambito dell’associazionismo sanitario, la Pubblica Assistenza e la Confraternita della Misericordia, che con i loro volontari prestano soccorso a chi ha bisogno di prestazioni mediche. E ancora le varie Caritas per il sostegno ai bisognosi. In alcune frazioni del territorio sono poi attive alcune Pro Loco (ma anche realtà come l’associazione Nugola…ndo o l’A.S.D. Palazzone Guasticce o ancora La Fontina a Parrana, che svolgono un ruolo simile) che danno valore al territorio organizzando eventi ed iniziative varie. E il vasto mondo dell’associazionismo sportivo nelle varie discipline (dal calcio alla canoa al tiro con l’arco, etc…) che dà ai ragazzi della zona l’opportunità di una crescita sana nell’attività fisica e nella socializzazione. Così come l’associazionismo di matrice ambientalista e naturalista (si possono citare Collesalviamo l’Ambiente, l’associazione Gaia, Salviamo il Salvabile) e quello di matrice folkloristica (è il caso de Il Barroccio Fiorito). Per un elenco delle varie realtà presenti sul territorio, senza incorrere nel rischio di dimenticarsi di nulla, clicca qui (albo comunale delle associazioni).

Tante, tante realtà che arricchiscono il territorio e che proprio per questo necessitano di attenzioni, valorizzazione e sostegno. Un aspetto di fondamentale importanza è il ricambio generazionale: una cosa da non sottovalutare perché spesso nell’associazionismo, anche locale, ci sono persone di una certa età che, per ovvie ragioni, necessitano di essere affiancate ed aiutate dai giovani, anche nell’ottica di proseguire un domani il lavoro iniziato. Per far questo occorrono due requisiti: senso di comunità e “spirito di sacrificio”, insomma: una volontà di spendersi per la propria frazione ed il proprio territorio in virtù di quel senso di appartenenza che non deve mai venire a mancare (pena: lo spegnimento totale del territorio), “sacrificando” tempo ed energie. L’unico auspicio che si può formulare è che questa ricchezza non vada mai a perdersi.