Guasticce «Noi di “Cittadini in comune per Collesalvetti” ci siamo sentiti in dovere, dopo le ultime dichiarazioni e sviluppi riguardo la famosa questione “Passaggio a livello sulla 555”, di esprimere i nostri pensieri, suggerimenti e (purtroppo) preoccupazioni sull’argomento. Premettendo che la sicurezza è uno dei punti cardine del nostro programma, crediamo sia quantomeno riduttivo parlarne come se fosse una questione comparsa “all’improvviso” e solamente riguardante il passaggio a livello: questo perché il problema non è circoscritto al passaggio a livello in sé; quello che ci preoccupa è come la questione Interporto, sicurezza della 555 ed impatto sul territorio è stata gestita». È quanto si legge in apertura di un comunicato stampa della neonata associazione che alle prossime elezioni comunali correrà come lista civica.

«Apprendiamo dagli organi di informazione – si legge ancora nella nota – di proposte di ordinanza comunale che dovrebbero servire ad interdire il passaggio dei treni (per la proposta, leggi qui ndr): se permettete, la troviamo una soluzione quantomeno goffa e soprattutto irrealizzabile; goffa perché dovrebbe risolvere un problema (il passaggio a livello pericoloso) creandone un altro (da dove dovrebbero passare i treni?) ed irrealizzabile perché una decisione del genere non può essere presa unilateralmente, come tutti ben sappiamo ed abbiamo avuto modo di osservare direttamente».

“Cittadini in comune per Collesalvetti”

«Accogliamo con favore la notizia – puntualizzano però nel documento – del dialogo fra Amministrazione, Provincia ed interporto, ma non possiamo fare a meno di domandarci perché questo dialogo non sia avvenuto prima: il problema persiste da anni, ed aspettarne l’esacerbazione per poi cercare di correre ai ripari non ci sembra il miglior modo di gestire la cosa. Quando diciamo che il problema “persiste da anni” non intendiamo dire solo che la problematica è ciclica; intendiamo anche che le segnalazioni sono state fatte più e più volte, sia da parte di semplici cittadini che da parte dei Consigli di Frazione e di altre forze politiche, sia a livello formale che a livello social/informale. Crediamo che queste poche righe riassumano molti dei dubbi e delle preoccupazioni che i cittadini come noi hanno avuto negli anni».

«Siamo fortemente convinti – si legge ancora nel testo – che serva un modo di agire ed un percorso politico/amministrativo diverso per “risolvere la questione” una volta per tutte, ecco quindi le nostre proposte/idee. Occorre trovare viabilità alternative per deviare tutto il traffico pesante via dalla 555. “Superare” la presenza del passaggio a livello con la costruzione di un ponte/scavalco della ferrovia in modo da evitare l’intreccio delle due viabilità, visto che il problema non può che andare a peggiorare. Evitare di destinare/concedere le aree adiacenti alla 555 ad attività che porteranno necessariamente all’aumento del traffico pesante sulla zona. L’obiettivo che ci prefiggiamo è di fare in modo che il traffico pesante non vada più ad impattare in alcun modo il traffico “civile” (composto anche da centinaia di ragazzi che ogni giorno si recano a studiare a Livorno) e gettare le basi di quello che, nella nostra visione, dovrebbe essere il “cuore verde” della frazione: ma su questo torneremo a parlare in futuro».

«Chiudiamo con una considerazione: la reattività è la capacità di reagire in maniera efficace ed efficiente ad una situazione quando essa si è già presentata; la proattività è la capacità di prevenire tendenze, situazioni o problemi futuri. Fermo restando che nessuno ha la capacità di prevedere il futuro (e quindi la capacità di essere reattivi rimane necessaria) riteniamo fondamentale per chiunque si proponga di amministrare il paese di essere più proattivo e meno reattivo», conclude la nota di Cittadini in comune per Collesalvetti.

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