TRE SEMPLICI IDEE PER MIGLIORARE (CON POCO) IL SERVIZIO DI VIDEORIPRESA DELLE SEDUTE DEL CONSIGLIO COMUNALE

Tre semplici cose che, se adottate, renderebbero, con poco impegno e poca spesa, questo servizio alla cittadinanza incredibilmente migliore e più agilmente fruibile per un Comune veramente 2.0

TRE SEMPLICI IDEE PER MIGLIORARE (CON POCO) IL SERVIZIO DI VIDEORIPRESA DELLE SEDUTE DEL CONSIGLIO COMUNALE

L’editoriale Sicuramente da quando il Comune di Collesalvetti si è dotato della diretta streaming per le sedute del Consiglio Comunale offre un servizio in più ai cittadini, nell’ottica della sempre maggiore trasparenza che deve essere uno dei cardini dell’operato di ogni Pubblica Amministrazione. Ma… si può fare di più? In effetti, sì. Il servizio può essere migliorato (e molto) in 3 modi e con un costo tutto sommato esiguo.

VIDEO IN HQ La prima cosa che balza agli occhi guardando le dirette o comunque il video che rimane anche a seduta conclusa su Youtube è la bassa qualità della risoluzione delle immagini. Ecco, laddove vi fosse la volontà politica di agire in questa direzione, il primo passo che potrebbe essere attuato potrebbe essere proprio questo: far sì che lo spettatore che segue via web la diretta o che si va a rivedere il filmato dei lavori dell’Aula in un secondo momento possa godere di immagini in alta qualità.

INQUADRATURE E SOTTOPANCIA In secondo luogo, al fine di migliorare il servizio, occorrerebbe far sì che anziché un’unica inquadratura fissa dell’intera Aula per tutta la durata della seduta (che peraltro annoia lo spettatore), si inquadrasse di volta in volta il solo oratore, sia esso il sindaco, un assessore o un consigliere. Insomma, un primo piano di colui che sta intervenendo in quel momento. Certamente questo comporterebbe l’acquisto di altre telecamere, ma non sarebbe poi una spesa così folle. Inoltre, siccome non è assolutamente detto che tutti gli spettatori conoscano tutti i componenti dell’Aula, sarebbe molto utile un sottopancia, ossia una scritta che appare a fondo schermo sotto l’immagine di colui che sta parlando in quel momento per identificarlo mediante nome, cognome e gruppo consiliare di appartenenza. Se è vero che ogni intervento è sempre preceduto dall’annuncio del nome dell’oratore da parte del presidente del Consiglio Comunale, è pur vero che questo strumento sarebbe comunque di grandissima utilità.

SUDDIVISIONE DEL VIDEO CON MINUTAGGIO Un altro aspetto, a cui si può rimediare con nulla più che un po’ di impegno da parte dell’impiegato che cura il servizio (e dunque a costo zero per l’Amministrazione), consiste nell’assenza, nella sezione di descrizione del video, dell’indicazione del minutaggio nella suddivisione in capitoli e paragrafi del video stesso. Non è una cosa da poco, perché molto spesso, se non praticamente sempre, lo spettatore può essere interessato solamente ad uno o pochi punti dell’ordine del giorno dei lavori dell’Aula. Un video di ore non consente affatto agilmente di poter accedere direttamente alla discussione e votazione una specifica delibera, mozione, interpellanza o ordine del giorno che sia, cui il cittadino è interessato. Sarebbe perciò un ottimo servizio, riportare nell’apposita sezione di descrizione del video l’indicazione dell’intervallo temporale (magari linkabile, ossia che cliccandovi sopra il video viene reindirizzato in automatico in quel punto specifico) relativo alla delibera cui lo spettatore è interessato.

La suddivisione del video in capitoli potrebbe, ad onor del vero, essere poi ulteriormente perfezionata mediante una suddivisione in paragrafi. Un’interrogazione, per esempio, consta dell’esposizione della domanda da parte del consigliere all’assessore o al sindaco, della risposta da parte dell’interrogato e della dichiarazione da parte dell’interrogante di soddisfazione o insoddisfazione. Un capitolo dell’ordine del giorno quale un’interrogazione, appunto, potrebbe essere dunque ulteriormente scorporato in paragrafi. Graficamente, questo potrebbe rendersi con la scritta in maiuscolo per i punti all’ordine del giorno e in minuscolo (e magari con il segno dell’elenco puntato) per i paragrafi. Sempre con relativa indicazione di minutaggio.

Tutto questo, peraltro, potrebbe applicarsi anche alle sedute di commissioni. Tre semplici cose insomma che, se adottate, renderebbero, con poco impegno e poca spesa, questo servizio alla cittadinanza incredibilmente migliore e più agilmente fruibile per un Comune veramente 2.0.