Stagno Musica dal vivo, intrattenimento e aggregazione nel segno della solidarietà. Sono questi gli elementi chiave della Festa del Donatore organizzata dall’Avis a Stagno Vecchio e giunta ormai alla sua 34esima edizione. La festa – che accorpa anche la Sagra della zuppa – ha animato la frazione tutte le sere a partire dal 6 luglio sino alla serata di domenica 15 luglio. Una 10 giorni all’insegna del buon cibo, della musica dal vivo, dell’intrattenimento e dello sport. Sul palco ogni sera si è esibito un gruppo musicale ad allietare i presenti, che hanno inoltre avuto modo di assistere alle esibizioni sportive del gruppo Fitness Livorno, così come quelle di ginnastica ritmica dell’Asd Polisportiva Tirrenia e alle danze della scuola di ballo DanzAmaranto Social Caribe. Ad inframezzare interventi musicali ed esibizioni sportive c’è stato anche spazio per un po’ di sano umorismo con il vernacolo di Doranna.

Ampio spazio ovviamente è stato dedicato al mondo del volontariato e dei donatori: sul posto erano presenti infatti uno stando dell’Avis e uno della Pubblica Assistenza e Protezione Civile di Collesalvetti. Allo stand presente anche un’apposita postazione per la misurazione della pressione arteriosa. In loco anche uno stand dell’Admo (Associazione Donatori Midollo Osseo). Nella serata di domenica, che ha chiuso definitivamente l’edizione 2018 della festa, hanno presenziato il sindaco Lorenzo Bacci, gli assessori Roberto Menicagli e Donatella Fantozzi con la presidente del Consiglio Comunale Irene Visone in rappresentanza dell’Amministrazione Comunale e, a far gli onori per conto dell’associazione, il presidente regionale Avis, Luciano Franchi. Dal palco appositamente allestito per la manifestazione Bacci e Franchi hanno ricordato Fabrizio Lodovichi, uomo chiave della manifestazione e dirigente locale dell’Avis. scomparso nel maggio scorso (leggi l’articolo).

«Fabrizio è sempre stato sorridente anche nei momenti più duri», ha ricordato Lorenzo Bacci dal palco invitando tutti ad incrementare le donazioni «con la speranza che in futuro questa associazione cresca sempre di più». «Fabrizio non è stato solo un dirigente locale – così invece Luciano Franchiil suo entusiasmo, la sua voglia di fare per trovare nuovi modi per promuovere la solidarietà è stata fondamentale. E noi adesso vogliamo portare avanti queste iniziative ricordandoci che siamo qui non solo per divertirci ma anche per diffondere un messaggio di solidarietà, pensando soprattutto a chi in questo momento si trova in un letto di ospedale».

Anche Maurizio Giglioli, uno degli organizzatori della festa, ha ricordato Fabrizio Lodovichi attraverso le pagine di Collenews. «Abbiamo perso l’anima ispiratrice di questa festa – così Giglioli – e la cosa ancora più brutta è che oltre a lui quest’ anno abbiamo perso anche altre persone che erano delle vere e proprie colonne portanti per la manifestazione. Con Fabrizio era dal lontano 1985 che organizzavamo questa festa e anche quest’anno, nonostante la grande perdita, abbiamo deciso comunque di andare avanti con la 34esima edizione perché Fabrizio stesso, all’inizio di quest’anno, nonostante le sue condizioni di salute, con grande spirito di iniziativa manifestò ugualmente la volontà di allestire la manifestazione».

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