Livorno «Voglio condividere con voi quello che mi è successo». Inizia così la lettera che un lettore ha inoltrato a Collenews affinché altri potenziali malcapitati possano avere un occhio di riguardo ed evitare spiacevoli situazioni. «Dovevo andare per acquisti ad un noto centro commerciale livornese; prendo l’auto, arrivo, trovo posto nel parcheggio coperto, chiudo l’auto e salgo a fare le compere. Fin qui, nulla di che. Sennonché, al mio ritorno, metto in moto l’auto e mi accorgo (ma lo segnalava anche il display dell’auto) che una gomma anteriore era forata. Ovviamente non mi capacitavo di come potessi aver forato stando fermo e per giunta in un parcheggio coperto di un centro commerciale».

UN MODO PER TRUFFARE «Bloccato perché senza ruota di scorta, mi trovo costretto a chiamare mio figlio perché mi portasse un cric e una chiave e mi accompagnasse da un gommista. Arrivato, smonto la ruota, la carico sull’auto di mio figlio e così ho avuto modo di portarla in riparazione. Arrivato al centro pneumatici, la sorpresa. Mi dicono: “Guardi, la sua gomma è stata tagliata deliberatamente“. Rimango stupefatto. Il dipendente mi chiede dove avessi parcheggiato e alla mia risposta precisa: “lì lo fanno, alle volte; all’aperto magari no o molto meno perché c’è la luce del sole, ma al parcheggio coperto…“. Mi hanno poi spiegato che è un modo per truffare dei poveri disgraziati. Il malcapitato infatti si mette a guardare cos’è accaduto alla ruota o addirittura a cambiarla sul momento e magari lascia il portafoglio o il cellulare o altri valori incustoditi e a quel punto la truffa si perfeziona con il ladro che ruba la refurtiva. Talvolta, possono essere anche in due i malfattori: uno si offre di aiutare il proprietario a mettere la ruota di scorta, mentre l’altro entra in azione e ruba ciò che, distratto, il malcapitato ha lasciato incustodito».

«Il “giochetto” mi è costato quasi 200 euro di gomme nuove (occorreva, a quel punto, cambiare anche l’altra ruota affinché entrambe le anteriori fossero in asse), un pomeriggio perso, il disturbo a mio figlio (che era al lavoro) ed altri disagi minori. Servirebbero telecamere ovunque e un pattugliamento quanto più intenso possibile da parte delle Forze dell’Ordine. Intanto, ho voluto condividere con voi questa brutta esperienza affinché possa servirvi per non incappare in situazioni simili. Siamo colligiani, è vero, ma non di rado capita di andare ai centri commerciali livornesi. State sempre attenti e, se possibile, evitate i parcheggi coperti: lasciate sempre l’auto alla luce del sole, dove transita quanta più gente possibile».

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