Collesalvetti I momenti di tensione fra l’azienda e l’Amministrazione Comunale non erano mancati, ma l’epilogo è stato un lieto fine: l’azienda Autosped di Stagno rimarrà in zona colligiana.

Le dure parole del sindaco «Ha sfruttato in maniera bieca la questione dell’alluvione di Livorno e Collesalvetti per fare delle scelte assurde e che gridano vendetta», aveva detto il sindaco Lorenzo Bacci durante il Consiglio Comunale straordinario all’Interporto del fine mese scorso. Dal Municipio avevano anche convocato l’azienda; l’incontro però saltò. E nel darne notizia il sindaco disse: «noi saremo al fianco dei lavoratori, in questa vertenza così maldestramente gestita da un’azienda che fa parte di un gruppo così importante» e parlò della «responsabilità di non scadere in azioni squalificanti la propria immagine a danno dei lavoratori, legando pretestuosamente scelte aziendali a fatti che hanno colpito, anche in modo drammatico, un’intera comunità».

La svolta Ora, si volta pagina. Ieri l’importante incontro tra l’Amministrazione Comunale di Collesalvetti, l’azienda Autosped, le organizzazioni sindacali e una rappresentanza dei lavoratori. Nel corso dell’incontro, il sindaco Bacci ha preso positivamente atto di quanto concordato tra le parti in occasione del confronto a Milano del 29 settembre scorso. L’intenzione cioè, da parte dell’Azienda, di non lasciare il territorio colligiano ed anzi di continuare la propria attività individuando una nuova sede operativa.

Il sindaco Lorenzo Bacci

«Siamo soddisfatti – ha dichiarato il Sindaco Bacci – per l’evoluzione di questa significativa vertenza che ha trovato una strada positiva e condivisa anche da parte dei lavoratori. L’Amministrazione Comunale dal canto suo continuerà ovviamente a vigilare. Prendiamo comunque positivamente atto che alla fine siano prevalsi buon senso e responsabilità da parte di tutti, a partire dal mantenimento dei 20 occupati da parte dell’azienda, la cui decisione di continuare ad investire sul nostro territorio non può che essere accolta con piacere».

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