Giovanni Biasci (PD)

Stagno Un’interrogazione sulla gestione della sicurezza idraulica della frazione di Stagno a seguito dell’evento meteorologico che ha portato all’alluvione nella notte fra il 9 e il 10 settembre scorsi. È quanto presentato per il prossimo Consiglio Comunale dal consigliere comunale Giovanni Biasci (PD).

Il testo del documento Nel documento, indirizzato all’assessore competente e che prevede risposta orale, Biasci chiede delucidazione sulle “modalità con le quali l’Amministrazione Comunale intende intervenire nei confronti dell’ente preposto – Genio Civile, onde analizzare le cause di rottura degli argini del Torrente Ugione” e “quali sono le opere strutturali che gli enti competenti hanno in programma in merito sopratutto al Torrente Ugione”. L’interrogazione mira anche a conoscere “quali sono le azioni intraprese ed in corso per rendere di nuovo operativa la stazione di sollevamento lato Ugione e in particolare quelle che si possono intraprendere sul Fosso Cateratto, per un suo miglioramento, con particolare riferimento alle possibilità di escavo e a un miglior posizionamento e potenziamento della stazione”.

Nel documento Biasci chiede anche “come è stata e come verrà gestita la vicenda delle maleodoranze segnalate dai cittadini della frazione di Stagno e Livorno Nord nei giorni successivi alle piogge”, “come è stata gestita la questione degli sversamenti segnalati” e “quali siano gli interventi posti in essere dall’Amministrazione per favorire la ripresa delle attività delle aziende del nostro territorio che a causa del nubifragio hanno difficoltà a ripartire e in particolare alla Raffineria Eni di Stagno costretta al fermo dell’impianto affinché riprenda al più presto l’attività produttiva”. Infine, il consigliere PD chiede “di rendere note il prima possibile le procedure per i risarcimenti previsti per i cittadini e per le aziende del territorio che hanno subito danni, studiando meccanismi di assistenza e snellimento burocratico, per non lasciarli soli di fronte a iter complessi”.

Nelle premesse all’interrogazione, Biasci fa riferimento “all’eccezionalità dell’evento meteorologico risalente alla notte tra il 9 e il 10 settembre, in cui si sono riscontrate precipitazioni con tempi di Ritorno superiori ai 500 anni, pari a 257 mm, 167 mm e 207 mm rilevati in poche ore rispettivamente sul pluviometro di Valle Benedetta, Stagno e di Collesalvetti interessanti anche il bacino del torrente Ugione”, alla “rottura degli argini in più punti del Torrente Ugione”, al fatto che “una delle suddette rotture arginali ha di fatto caricato il Fosso Cateratto e messo immediatamente fuori servizio la stazione di sollevamento relativa, oltre a causare i vasti allagamenti nella zona di Ponte Ugione”. Sempre in premessa si far riferimento ai “danni provocati dal nubifragio del 9/10 settembre scorso, che hanno interessato anche attività produttive della zona di Stagno, compresa la Raffineria, che ha attivamente collaborato nei momenti di emergenza”.

Riferimenti anche alle “molte segnalazioni di maleodoranze fatte dai cittadini della frazione di Stagno e di Livorno nord nei giorni successivi all’evento” e alle “tempestive azioni già adottate dall’Amministrazione Comunale in una condizione di emergenza e di oggettiva difficoltà”.

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