Stagno Il tema era scottante (il post alluvione) e di fatto all’assemblea pubblica del comitato Collesalviamo l’Ambiente a Stagno è venuta veramente tanta gente: si sono contate almeno una sessantina di persone. Ad aprire la riunione Stefano Seghetti del comitato, che ha elencato i danni subiti dal territorio e fatto una riflessione sugli studi idrogeologici fatti in passato e definiti dal rappresentante di Collesalviamo l’Ambiente «insufficienti rispetto ai mutamenti climatici ormai assodati». 

«Vogliamo affrontare il problema con le istituzioni – ha detto Seghetti – e con tutte le forze politiche del territorio». Riguardo all’urbanizzazione dello stesso, poi, così Seghetti: «l’Amministrazione tende sempre a dire che non c’è stato un centimetro di cementificazione in più, ma non è così: ci sono stati ettari di cementificazione o impermeabilizzazione». Poi Seghetti è passato a parlare della rottura dell’Ugione. E, sullo sversamento di idrocarburi, «è un disastro». Per poi ringraziare i tecnici di Eni per quello che stanno facendo. 

Stefano Seghetti, Collesalviamo l’Ambiente

Poi, spazio nella discussione al tema delle maleodoranze: «stanno continuando, così come le segnalazioni ad Arpat (e non solo)». A seguire, la questione politica più scottante: «C’è chi ha negato i fatti: istituzioni che hanno negato ufficialmente lo sversamento di idrocarburi; queste risposte sono le peggiori perché poi la verità viene fuori; tutto viene smentito ed ecco la figuraccia. Sono cose che ingenerano sfiducia nelle istituzioni e che determinano sconcerto nella popolazione. Poi la gente si chiede: “cos’altro ci nascondono?!”».

Infine, la questione della centralina mobile di Arpat. «È posizionata in un certo punto, ma nulla ci vieta di chiederne lo spostamento. Ci domandiamo – così Seghetti – se non ci siano altri elementi rilevabili da parte della centralina». A seguire è intervenuto, fra gli altri, anche il consigliere comunale Giovanni Biasci. «Fui perplesso anch’io all’inizio sul posizionamento della centralina, ma poi mi fu fatto vedere uno studio di Arpat che, sulla base dei venti, dimostrava che quello era il punto più idoneo». In chiusura, anche l’intervento di una rappresentanza della Brigata di Solidarietà Attiva (che ha auspicato un coordinamento con le realtà locali) e quello dell’ex vicesindaco e attuale segretario di Rifondazione Comunista, Alberto Benedetti, che ha elogiato il comitato Collesalviamo l’Ambiente per il percorso portato avanti sinora e lo ha invitato a «fare un passo in avanti», facendosi strumento di un coordinamento fra i cittadini al fine di trovare fondi da impiegare per commissionare analisi private, a soggetti tecnici anche esterni alla Regione, sull’inquinamento locale.

diego.vanni@collenews.it

Twitter Vanni cronista 2