Vicarello «Nel programma che presenteremo agli elettori di Collesalvetti nel 2019 ci sarà senz’altro un ripensamento generale del ruolo e soprattutto delle funzioni che i Consigli di Frazione devono avere». Ad annunciarlo Diego Banti, stagnino, coordinatore colligiano di Direzione Italia, il neonato partito di Centrodestra da poco sulla scena politica. Banti annuncia rivoluzioni: «dato che non sono istituiti per legge, sarà possibile spaziare con le idee per renderli più efficaci e partecipati». Ma per far questo – il coordinatore di Direzione Italia ne è certo – «occorre un cambiamento di mentalità e di atteggiamento». Il bocciato in pagella è il PD che amministra a Collesalvetti: «CDF che vai, stessa situazione che trovi: è sempre la stessa musica. Difficilmente chi li ha trascurati cambierà atteggiamento, cosa che dunque può avvenire solo con una vittoria delle nostre liste».

«L’altro ieri sera – racconta Banti – sono stato presente alla seduta del CDF di Vicarello. Molto cordiali e molto gentili i membri, felice di averli conosciuti. Sono però costretto a rilevare che la musica è sempre la stessa, come per gli altri CDF: l’importanza degli stessi è marginale. In un comune esteso come Collesalvetti (107km2 contro i 104 di Livorno) ma relativamente poco popolato (17.000 abitanti circa contro i 160.000 di Livorno) è importante avere costantemente il polso del territorio. Quale miglior strumento istituzionale se non i CDF stessi? Bene ha fatto il PD locale a mantenerli, male, malissimo ha fatto invece a trascurarli».

«Sono arrivato solo recentemente alla politica locale, ma i rumors di questa situazione in effetti, mi erano arrivati da tempo, specialmente per la mia frazione, Stagno. La partecipazione non è un optional, noi di Direzione Italia lo sappiamo bene, dato che il nostro intero percorso costitutivo è avvenuto con assemblee e votazioni aperte su tutti i punti chiave della nostra struttura interna e del nostro programma. Così come la partecipazione è dunque la linfa vitale di un vero partito, lo è anche per la vita istituzionale di un Comune come il nostro, che anche se piccolo (ma non più di tanto) ha le sue specificità e le sue esigenze, da ascoltare e tenere almeno in considerazione. Non significa ovviamente che si debba dire sempre SÌ alle istanze locali ma che almeno si coinvolgano di più le persone, favorendo l’utilizzo di strumenti vicinissimi al cittadino come questi».

«A questo punto mi sento di dire che nel programma che presenteremo agli elettori di Collesalvetti nel 2019 ci sarà senz’altro un ripensamento generale del ruolo e soprattutto delle funzioni che devono avere. I CDF esistono grazie ad un regolamento comunale, dunque al netto delle leggi vigenti è possibile spaziare con le idee per renderli più efficaci e partecipati. Naturalmente ci dev’essere un cambiamento di mentalità e di atteggiamento: chi per 8 anni ha trascurato questi aspetti difficilmente potrà cambiare approccio nei prossimi 12 anni e quindi solo una vittoria delle nostre liste potrà permettere un reale cambiamento. Nelle prossime settimane avverrà la prima Assemblea Pubblica di Direzione Italia a Collesalvetti, il cui scopo sarà proprio quello di iniziare a raccogliere le idee e i progetti per le prossime elezioni amministrative. Tutti i cittadini saranno benvenuti!»

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