Collesalvetti La Regione Toscana ha previsto di prorogare il periodo a rischio per lo sviluppo di incendi boschivi, viste le condizioni climatiche, fino alla data del 15 Settembre 2017. Il riferimento è il decreto dirigenziale numero 12093 del 23/08/2017. È importante ricordare che con la proroga permane il divieto assoluto di abbruciamento di residui vegetali e di accensione di fuochi sull’intero territorio regionale.

Divieto assoluto dunque di qualsiasi accensione di fuochi, ad esclusione della cottura di cibi in bracieri e barbecue in giardini oppure in altre pertinenze di abitazioni o in specifiche aree attrezzate dotate di cartellonistica informativa, a condizione che siano rispettate le precauzioni e le cautele del caso.

Le azioni pericolose che possono determinare, anche solo potenzialmente, l’innesco di incendi boschivi sono: l’accensione di fuochi e di carbonaie; l’abbruciamento di residui vegetali; l’uso di strumenti o attrezzature a fiamma libera o che possano produrre scintille o faville; l’accumulo o lo stoccaggio all’aperto di fieno, di paglia o di altri materiali facilmente infiammabili.

Le aree soggette a tutte le norme di prevenzione sono: i boschi e le aree assimilate; gli impianti di arboricoltura da legno e altre specificate nel testo dell’ordinanza. Nei territori non compresi in queste aree sono consentite le azioni a rischio ad eccezione dell’abbruciamento di vegetali. Solo in deroga, l’Ente competente può autorizzare attività potenzialmente a rischio (es. campeggio e spettacoli pirotecnici). È inoltre vietato abbandonare o gettare, anche da automezzi in transito, mozziconi accesi materiali di qualunque tipo che possano dare innesco al fuoco o favorirne la propagazione.

All’interno dei centri abitati è obbligatorio conservare i terreni non edificati costantemente puliti evitando il vegetare di rovi ed erbe infestanti, al fine di prevenire eventuali possibilità di incendi. La mancata ottemperanza comporterà le sanzioni penali ed amministrative previste dalla vigente normativa in materia. Il Comune, oltre ad avviare le necessarie azioni contro i responsabili, provvederà in danno e a totale carico dei soggetti responsabili alla esecuzione delle operazioni ordinate, dando nel contempo comunicazione all’Autorità Giudiziaria e ad ogni altra Autorità. L’ordinanza vale quale formale messa in mora dei soggetti indicati ai fini del risarcimento del danno.

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