Diego Banti, referente colligiano per “Direzione Italia”

Stagno «Poche settimane fa, qui a Collesalvetti – così Diego Banti, di Direzione Italia – si è scatenata una bagarre non da poco sulla perenne questione del fascismo. Adesso il segretario nazionale del PD, nonché ex Presidente del Consiglio dei Ministri e leader della corrente dominante del PD, si lancia in una edizione nazionale di questa inutile polemica».

«Direzione Italia è nata per difendere la libertà individuale di ogni cittadino, dunque siamo antifascisti in quanto anti totalitari per definizione. Trovo che sia ridicolo però, in un momento storico così critico, mettersi ad agitare di nuovo spauracchi del genere, anche perché nonostante le enormi difficoltà che stiamo vivendo, rabbia, paura, caos e povertà, non hanno prodotto una nuova degenerazione verso movimenti realmente reazionari e in procinto di rovesciare la nostra democrazia. Questa rabbia, questa frustrazione, si è fondamentalmente scaricata su Movimento 5 Stelle e Lega di cui si può dire tutto ma che non sono certamente riedizioni aggiornate del PNF. Dunque il problema fascismo in Italia non esiste più e generare polemiche su questo tema è un inutile spreco di tempo».

«Esiste invece una malsana e sciagurata tendenza a tirare fuori questo argomento ogni qual volta fa comodo, per fini politici o semplicemente per distrarre le masse da problemi ben più gravi e urgenti. Quest’argomento è stata la scusa per inibire in varie occasioni la discussione su argomenti di immigrazione, sicurezza pubblica e anche altri argomenti. È stata in poche parole inibita, con questo sporco stratagemma, la libertà di parola, di pensiero ed espressione. È un fenomeno riconducibile, se lo vogliamo, al più vasto fenomeno del “politicamente corretto” che altro non è che castrazione di pensieri e opinioni che non rispecchino un canone deciso da altri».

«Faccio tra l’altro notare che in tema di propaganda fascista esistono già 2 leggi in merito ovvero la Scelba (645/1952) e Mancino (205/1993), in cui vengono già regolate a sufficienza tutte le casistiche potenzialmente e realmente pericolose per la ricostituzione del PNF o di movimenti affini. Siamo nati da poco e siamo presenti qui a Collesalvetti da ancor meno tempo, ma posso assicurare a tutti i lettori una cosa: noi ascoltiamo tutti, valutiamo le idee di tutti, pur avendo le nostre salde convinzioni, perché pensiamo che la democrazia si attui anche con un confronto, a volte anche acceso, di tutte le idee possibili. L’unico antidoto vero, verso idee malsane, superate e pericolose può essere solo un allenamento continuo della mente e l’insegnamento dei fatti storici per quelli che sono. Solo questa può essere una vera barriera contro il totalitarismo e un imprescindibile baluardo di libertà. La conoscenza è potere».

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