Stagno Adozione della sala lettura del Centro Civico, attraversamento pedonale alla scuola secondaria di Via Barontini, cura delle aree verdi comprese tra via Berlinguer e l’Aurelia e pulizia e salvaguardia del bosco di Stagno. Sono questè le proposte della Pro Loco Vivere Insieme di Stagno per il progetto “Cittadinanza Attiva”. Un programma ambizioso che la Pro Loco stagnina vorrebbe mettere in atto cercando di coinvolgere il più possibile gli abitanti della frazione. Il presidente, Emanuele Marcis, attraverso le pagine di Collenews, ha descritto tutti i dettagli del progetto presentato all’Amministrazione.
Marcis, la vostra associazione ha recentemente presentato domanda per il progetto Cittadinanza Attiva. Quali sono le attività che avete intenzione di svolgere?
«Abbiamo deciso di presentare domanda di adesione per cercare di portare un aiuto valido e concreto alla frazione. Noi, essendo un associazione molto attiva nel paese, abbiamo deciso di proporci come guida di questo progetto e, qualora il nostro programma venisse approvato, cercheremo di coinvolgere un buon numero di cittadini che ci aiutino nell’assolvimento dei compiti che ci siamo prefissati. Nella fattispecie, in primo luogo, abbiamo chiesto di poterci occupare della sala lettura del Centro Civico di Via Marx, dell’attraversamento pedonale della scuola secondaria, dell’adozione degli spazi verdi fra via Berlinguer e l’Aurelia e della pulizia del bosco della frazione. Quest’ultimo lavoro sarà fatto anche nell’ottica dell’integrazione in quanto sarebbe nostra intenzione coinvolgere dei ragazzi richiedenti asilo residenti nel Comune».
Voi sareste disponibili anche a farvi carico anche di altri interventi di pubblica utilità?
«Assolutamente sì. Noi, consapevoli di poter portare un servizio sempre migliore alla frazione, siamo disponibili anche ad un eventuale ampliamento del raggio d’azione del progetto».
Un area all’interno della frazione che necessiterebbe un importante intervento di ripristino è senz’altro quella del Macchia Verde. Qual è il suo pensiero sulla questione?
«È un pensiero che portiamo avanti da anni. La struttura è infatti chiusa da circa una decina d’anni. È davvero un peccato in quanto, forse, è stato sottovalutato il valore aggregativo e sociale che l’area in questione potrebbe avere per Stagno. L’immobile, essendo chiuso da tempo, necessiterebbe di un intervento di ristrutturazione. A mio giudizio non sarebbe un lavoro impossibile e particolarmente gravoso. Allo stesso tempo sono consapevole del fatto che la situazione economica attuale non agevola l’Amministrazione nel poter intervenire sulla struttura».
Secondo lei, la Pro Loco che cosa potrebbe fare per cercare di riportare in auge la struttura?
«Noi siamo già stati coinvolti in un progetto simile per quanto riguarda la pista ciclistica Ivo Mancini. Qualora ci venga richiesto, siamo quindi assolutamente disponibili ad intavolare con l’Amministrazione una discussione costruttiva sulla questione. Sarebbe bello infatti poter ampliare il programma previsto per Cittadinanza Attiva anche al Macchia Verde. Come associazione, noi potremmo cercare di coinvolgere tutta una serie di cittadini specializzati in varie professioni che “autotassandosi” potrebbero dare una mano all’Amministrazione sia in termini di manodopera che economici, creando una sorta di azionariato popolare che parte dal basso. Per dare risalto all’area noi della Pro Loco avevamo già pensato ad accendere le luci dell’area in occasione dei prossimi mercatini di natale. Avevamo anche intenzione di avviare la pulizia del bosco intorno al Macchia Verde, senza ovviamente toccare la struttura, per poterci organizzare i Mercatini di Natale. Io credo quindi che come associazione, coadiuvata dal fondamentale aiuto dei cittadini, potremmo metterci in gioco in modo costruttivo dimostrando che, come a volte accade, un’attività di questo tipo possa essere un valido ausilio per le Amministrazioni che, per ragioni economiche, molto spesso incontrano notevoli difficoltà nella gestione di aree pubbliche».
