Collesalvetti Prosegue alla Pinacoteca Comunale “Carlo Servolini” di Collesalvetti la mostra “Raffaello Gambogi: il tempo dell’impressionismo“, inaugurata il 9 febbraio scorso e che andrà avanti fino al 18 maggio. In calendario per giovedì 4 maggio, alle 17:00, l’evento “Impressionismi sulla costa”, una conferenza del giornalista e critico d’arte Lodovico Gierut sulla Versilia ieri e oggi: dalla Bohème pucciniana alla “piccola Atene di Pietrasanta”

La conferenza Con la conferenza “Versilia ieri-oggi: dalla Bohème pucciniana alla piccola Atene di Pietrasanta”, in programma per il 4 maggio, Lodovico Gierut, critico d’arte e giornalista, affronta un argomento «pressoché improponibile ad essere persino sintetizzato, tanto è vasto– parole sue – dato che la Versilia è da sempre un grande e vitale punto di passaggio e di incontro e di sosta, grazie all’abbinamento di un ambiente naturale pressoché unico (mare/lago, pianura/collina/montagna) dove gli artisti, e non solo, si sono espressi e continuano farlo». Il focus, anticipato da alcune notazioni legate soprattutto a Michelangelo Buonarroti e al suo soggiorno nella cosiddetta “Versilia medicea”, converge sulla nota “scoperta” del lago di Massaciuccoli da parte di alcuni macchiaioli e al contestuale soggiorno del compositore lucchese Giacomo Puccini, dedicando spazio sia al viareggino Lorenzo Viani, sia al movimento futurista, con un ampio inciso per Ernesto Thayaht, inventore della “tuta”.

Non mancano riferimenti – subito dopo la Prima Guerra Mondiale, ma anche dopo – ai vari Carlo Carrà, Achille Funi, Francesco Messina, Plinio Nomellini, Galileo Chini, Franco Miozzo, Moses Levy e altri, così come ad alcuni “punti di incontro” culturali, nei quali primeggia il “Quarto Platano”, in una Forte dei Marmi segnata positivamente da Montale e Papini, Arturo Martini, Ernesto Treccani, Marino Marini, Thomas Mann e Aldous Huxley, Piero Bigongiari, Mario Luzi. Essenziale è “la riscoperta del marmo” avvenuta agli inizi del Sessanta del Novecento a Querceta di Seravezza con Henry Moore, seguito da Mirò, Maria Papa, Pietro Cascella, Isamu Noguchi, col Nostro che non dimentica quella “piccola Atene”, appellativo conferito da Antonio Paolucci a Pietrasanta, cittadina ideale per scultori come Igor Mitoraj, Giuliano Vangi, Fernando Botero.

Lodovico Gierut sviscererà nomi e nomi legati all’attuale “Parco Internazionale della Scultura” e all’ormai noto “Museo dei Bozzetti” – sempre a Pietrasanta – ribadendo un “ideale ponte tra la Versilia, Firenze e Milano e Genova e Torino…”. Il tutto è suffragato sia da citazioni, memorie note e sconosciute, sia da una serie di immagini che esplicano il cosiddetto “mito Versilia” dove – in democratica armonia – hanno vissuto e convivono artisti noti e non noti, artigiani del marmo e fonditori, letterati, giornalisti…, uniti in modo anche indiretto “per lasciare una traccia, un tratto del tempo”.

Lodovico Gierut, giornalista, scrittore e critico d’arte nato a Gubbio (Perugia) nel 1948, è autore di numerosi libri e cataloghi legati soprattutto all’universo artistico, ma anche alla storia della zona apuo-versiliese e alla letteratura in genere, ma non solo, tra cui “Una strage nel tempo”, “Monumenti e Lapidi in Versilia in memoria dei Caduti di tutte le guerre”, “La Versilia e l’arte”, “La spiaggia e il melograno”, “Massaciuccoli. Il lago degli artisti”, “La mia Versiliana”. Ha scritto numerosissimi saggi, come recensioni su artisti italiani e di altre nazionalità; attualmente fa parte dei critici segnalatori del Catalogo dell’Arte Moderna/Editoriale Giorgio Mondadori-Cairo Publishing, Milano, collaborando altresì con altre importanti realtà legate alla comunicazione anche specifica.

Impegnato da sempre in ambito sociale, presiede il Comitato Archivio artistico-documentario Gierut, sorto senza fini di lucro in memoria della figlia Marta Gierut (1977-2005), poetessa e artista, tramite il quale organizza quelli che definisce semplicemente “momenti aggregativi” anche in collaborazione con enti pubblici, e realtà culturali. Ha tenuto conferenze in Italia e all’estero e sue pubblicazioni sono conservate nelle maggiori Biblioteche.

Agli intervenuti verrà distribuita in omaggio una pubblicazione d’arte di Lodovico Gierut

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