Collesalvetti Nasce “Collesalvetti per Matteo Renzi“, il comitato territoriale colligiano a sostegno della candidatura a segretario dell’ex premier-segretario dimessosi a seguito della sconfitta al referendum confermativo sulle sue riforme costituzionali del 4 dicembre scorso. È  il primo comitato costituito sul territorio provinciale. Stamattina presso la sede del PD di Via Roma a Collesalvetti la presentazione.

 

Gli aderenti Coordinatori del nuovo comitato l’assessore Roberto Menicagli e la consigliera comunale Delia Menicagli, che da dietro il tavolo della conferenza stampa hanno spiegato le ragioni del sostegno alla mozione renziana. Ma ci sono altri nomi illustri di taglio istituzionale in questo comitato: c’è il sindaco Lorenzo Bacci – che ha tenuto a specificare di esser presente in qualità di cittadino e iscritto al PD e non di sindaco – ci sono gli assessori Riccardo Demi e Donatella Fantozzi e la presidente del Consiglio Comunale Irene Visone. Rappresentanti di Giunta e di Consiglio, dunque, ma anche comuni cittadini.

 

Il progetto A Delia Menicagli il compito di illustrare il perché di questo percorso. «Le tessere sono aumentate, ma noi non parleremo né di tessere né di regolamenti. Al contrario, parleremo delle leggi che abbiamo approvato e su cui stiamo lavorando: dal caporalato alle unioni civili… La mozione Renzi parte dal basso: dalla Leopolda fino al Lingotto. Noi ci approcciamo in maniera serena a questa votazione». La Menicagli ha anche annunciato l’attivazione, a livello nazionale, della Piattaforma Bob per screditare le fake news.

 

Gli appuntamenti, prima delle primarie del 30 aprile, sono dal 20 marzo al 2 aprile con i congressi dei circoli di frazione. Anche in questi contesti, soprattutto in questi contesti, ovviamente, sarà illustrata anche la mozione Renzi.

 

Chi può votare alle primarie è indicato all’art. 10 primo comma del regolamento del Partito Democratico per l’elezione del segretario e dell’assemblea nazionale. “Possono partecipare al voto per l’elezione del segretario e dell’assemblea nazionale tutte le elettrici e gli elettori che, al momento del voto, rientrano nei requisiti di cui all’art. 2, comma 3 dello Statuto, ovvero le elettrici e gli elettori che “dichiarino di riconoscersi nella proposta politica del Partito, di sostenerlo alle elezioni, e accettino di essere registrate nell’albo pubblico delle elettrici e degli elettori”.

 

«Sono tanti i motivi per votare Renzi – così Donatella Fantozzi – tanto è vero che non li ricordo mai tutti a memoria. Oltre a quelli già ricordati, ricordo la legge sulla scuola, sull’alternanza scuola-lavoro, sull’autismo, sulla povertà. Queste le carte che dovremo giocarci». Anche Lorenzo Bacci ha detto la sua sul perché votare Renzi, criticando D’Alema e altri esponenti critici, ricordando come «con loro il PD ha avuto una fese regressiva, mentre con Renzi una espansiva». Ha criticato chi «cerca un’affermazione personale», i «grandi slogan» e l’approccio alla realtà di chi è fuoriuscito dal PD come il governatore toscano Enrico Rossi. «I tempi sono cambiati; la realtà non è più quella di cui questa gente parla e il PD deve essere un partito al passo coi tempi».

 

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