Stagno Anita Donati, la nonnina di Stagno, ha compiuto 100 anni. Un traguardo importante, ne è consapevole lei in prima persona: «100 anni sono passati!», esclama quando il sindaco Bacci assieme alla presidente del Consiglio Comunale Irene Visone entrano in casa sua, al quarto piano di un condominio della frazione per portarle l’omaggio di tutta l’Amministrazione Comunale, simboleggiato con una targa, per l’occasione delle 100 candeline spente.

 

La storia della vita di Anita ha inizio il 27 gennaio 1917. Un anno importante per il mondo intero. L’anno in cui la Russia esce dalla Prima Guerra Mondiale, l’anno in cui gli Stati Uniti (ma anche la Grecia) entrano nello stesso conflitto dichiarando guerra alla Germania, l’anno della Rivoluzione d’ottobre in Russia con la nuova insurrezione a Pietrogrado, l’anno della dichiarazione d’indipendenza della Finlandia dall’Impero Russo. Ecco, Anita in una certa misura ha “vissuto” tutto questo. Come il fascismo, i bombardamenti sulla Raffineria…Di quei tempi, di quel mondo, di quello scacchiere politico internazionale non rimane, fortunatamente, che un vago ricordo. Ora la nonnina stagnina vive nella quiete della sua casa al Villaggio Emilio circondata dall’affetto dei suoi cari. Con lei, infatti, ad accogliere la delegazione istituzionale venuta a consegnarle l’omaggio e a farle gli auguri, fra gli altri, il figlio Roberto (70 anni) e la figlia Bruna (77). Tutti accanto all’amata Anita, che ha festeggiato il compleanno sabato 28 gennaio nella sala parrocchiale.

 

«Ho lavorato tanto in vita mia», racconta intervistata da Collenews; «ho fatto tanti mestieri, la contadina e altro ancora», ma tutta questa fatica non sembra averle fatto che del bene; è arzilla e vivace. Nata all’Ardenza, la signora Donati vive a Stagno dal ’74; «mi ci trovo bene e poi… da qui si vede tutto», ci dice compiaciuta mostrandoci la vista dal suo balcone. Sposata (il marito si chiamava Athos, ma per tutti era semplicemente Corrado), ha 2 figli, 4 nipoti e 4 bisnipoti. È contenta della sua vita, Anita. L’assenza di malattie importanti, l’affetto dei suoi cari… Non c’è di che lamentarsi. Se non piccole, piccolissime cose. Come quando – ci racconta – cadde, a 26 anni, da un fico sul quale era salita per raccogliere dei frutti e il ramo le si ruppe sotto oppure come quando, appena tornata dal viaggio di nozze, per integrarsi nella nuova grande famiglia allargata, come usava all’epoca, le fu chiesto di mungere una mucca. Un episodio che non sembra aver gradito molto, ma, appunto, son piccole cose.

 

Per un po’ di tempo Anita ha abitato anche a Fauglia. Anche lì amava curare l’orto. E sia lei che la figlia ricordano con simpatia quando, nonostante la seconda avesse 23 in meno della prima ovviamente, si stancasse di più della madre e demordeva, mentre la prima andava avanti a schiena dritta. Alla rispettabilissima età di 92 anni, poi, dunque ben 8 anni fa, la nonnina stagnina ha festeggiato le nozze d’oro. Insomma… una lunga vita, un lungo e felice matrimonio. C’è di che festeggiare. E così è stato.

 

Segui Collenews su Facebookclicca “mi piace” qui

Seguici su Twitter, clicca qui