pubblico PinacotecaCollesalvetti “Le avanguardie a Livorno tra sodalizi e protagonisti”. Alla Pinacoteca Comunale “Carlo Servolini” la prima “puntata”, in programma per giovedì 1 dicembre 2016, alle 16:30, consisterà in una conversazione con l’incisore Fabrizio Pizzanelli. La serata sarà condotta da Francesca Cagianelli

 

Vernici, inchiostri, carta, acidi, lastre di metallo, un buon torchio; è questo l’armamentario di base per realizzare un’acquaforte. Una tecnica che ha ormai qualche secolo di vita ma che resta ancora attuale e viva nella interpretazione di tanti artisti; fra questi, basta ricordare Servolini, Giorgio Morandi, Luigi Bartolini, Giuseppe Viviani, Gianfranco Ferroni fra i protagonisti del nostro Novecento. Un incontro, dunque, per conoscere meglio questa tecnica – che resta un po’ fra l’alchemico e l’artigianale – che verrà illustrata da Fabrizio Pizzanelli, incisore con lunga esperienza, che interverrà a Collesalvetti con i propri materiali di lavoro quotidiano per farvi seguire i diversi passaggi necessari per realizzare un’acquaforte o una puntasecca. L’incontro si integra appieno con la mostra di Roberto Ercolini, artista attento all’incisione, come testimoniano i suoi raffinati lavori.   

 

Fabrizio Pizzanelli è nato a Pisa nel 1950 dove vive e lavora. Nel 1973 si è laureato in filosofia presso l’Università della stessa città. Proviene da una famiglia di artisti – il nonno Ferruccio Pizzanelli è stato un importante artista pisano della prima metà del ‘900, lo zio Leonardo Pizzanelli ha avuto una significativa carriera artistica – e ha appreso l’acquaforte grazie agli insegnamenti dello zio, di Giuseppe Bartolini e di Giordano Viotto. Ha esposto in Italia e all’estero e ha partecipato ad importanti rassegne nazionali ed internazionali. Sue opere sono comprese nelle raccolte promosse dal Gabinetto Stampe del Museo Civico delle Cappuccine di Bagnacavallo (Ravenna), dalla Associazione Nazionale Incisori italiani di Vigonza (Padova), dal Comune di Olzai (Nuoro). Ha realizzato incisioni per Società, amici e associazioni, fra cui l’Associazione ex Allievi della Scuola di S.Anna. Su di lui hanno scritto Andrea B. Del Guercio, Riccardo Ferrucci, Sandra Lischi, Pier Francesco Listri, Carlo Alberto Madrignani, Nicola Micieli, Alberto Mugnaini. Le lastre utilizzate sono esclusivamente di rame, incise utilizzando il percloruro di ferro e sono stampate, con grande perizia e pazienza, da Umberto Peroni nella sua stamperia “Atelier Antico Torchio” di Reggello presso Firenze.

 

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