pannelli-elettoraliCollesalvetti “No PD”, “P.N.F. Vota fascista, no PD”. Sono le scritte comparse su alcuni pannelli elettorali lungo Via Garibaldi, a Collesalvetti. Scritte che non sono passate inosservate e hanno suscitato lo sdegno di Rifondazione Comunista che col suo segretario Alberto Benedetti parla di «atti di vigliaccheria fascista» che «inneggiano tra l’altro non ad un pensiero, ma ad un reato». Benedetti peraltro si sarebbe aspettato un gesto di manifestazione di sdegno e denuncia da parte dell’Amministrazione Comunale.

 

«Ho aspettato anche qualche giorno in più – così Benedetti – per essere sicuro e dare la possibilità all’Amministrazione Comunale di emettere un comunicato stampa di sdegno e denuncia, per le gravi scritte apparse sui cartelloni degli spazi elettorali a Collesalvetti, in via Garibaldi. Non c’è stata la stessa reattività dei giorni scorsi, quando in fretta e furia si è urlato ai quattro venti allo scandalo perché dei pannelli elettorali, con su due manifesti del PD, erano stati danneggiati a Nugola (leggi qui, ndr). I pannelli non erano neanche stati finiti di rompere che il sindaco si preoccupava di denunciare l’avvenimento sia su Facebook e poi, dopo qualche minuto, su Collenews (in realtà è Collenews stesso ad aver riportato la notizia, non il sindaco che “denuncia su Collenews”, ndr). In quell’occasione si volle velatamente puntare il dito contro chi non condivide il SÍ del PD e sostiene il NO al referendum prossimo del 4 dicembre. La cosa non ci era piaciuta affatto a noi del Comitato per il NO. Nonostante tutto nemmeno un rigo di precisazioni è uscito da nessuno e da nessuna parte».

 

Alberto Benedetti

Alberto Benedetti (RC)

«In questi giorni invece – prosegue il segretario di Rifondazione – sui cartelloni degli spazi di propaganda referendaria è apparsa una scritta che noi di Rifondazione Comunista condanniamo senza mezzi termini. Nella scritta si invita a votare il “Partito Nazionale Fascista” e a “votare fascista”. Noi denunciamo con forza questi atti di vigliaccheria fascista che inneggiano tra l’altro non ad un pensiero, ma ad un reato. Noi questo lo denunciamo e avremmo voluto che altrettanto lo si facesse anche da parte dell’Amministrazione Comunale, che vorremmo avesse preso una posizione chiara di denuncia verso ignoti magari, ma così non è stato. Speriamo di sbagliare e che la denuncia sia avvenuta, a nostra insaputa, anche per il peggiorare del clima di intolleranza che si respira purtroppo sempre più anche nel nostro Comune».

 

Roberto Menicagli

L’assessore Roberto Menicagli

Intervistato per una replica, visto che l’Amministrazione Comunale è chiamata in causa direttamente, l’assessore Roberto Menicagli risponde così: «Abbiamo fatto presente anche al Prefetto questo episodio, quando è venuto in visita istituzionale. L’episodio è certamente da condannare, come quello di Nugola, ma è anche peggio perché qui c’è apologia di fascismo. Noi comunque abbiamo mandato gli operai a cancellare le scritte. Il clima è questo, ma non si può mettere gente a guardia di tutti i pannelli giorno e notte. Io ho visto giovedì le scritte e ieri sono state cancellate. Al comunicato onestamente non ho pensato, ma forse così si alimenta ancora di più il malessere, per cui ho pensato nell’immediato solo a far rimuovere le scritte. Se bisognasse emettere un comunicato ogni volta che accadono queste cose… Purtroppo il clima non è dei migliori».

 

 

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