Consiglio Comunale 30 aprile 2015L’editoriale Cinque, dieci minuti al massimo. É il tempo previsto dal Regolamento del Consiglio Comunale di Collesalvetti per gli interventi in Aula. Ma… è sempre così?

 

Cosa prevede il regolamento Dieci minuti per le comunicazioni da parte del presidente del Consiglio Comunale, del sindaco e degli assessori. Cinque, i minuti concessi ad un consigliere per ciascun gruppo consiliare per intervenire sulle comunicazioni istituzionali. Cinque i minuti concessi ai consiglieri che, nell’ambito dello spazio dedicato alle comunicazioni, hanno facoltà di prendere la parola su fatti ed argomenti di particolare rilievo non iscritti all’ordine del giorno della seduta. Nell’ambito della discussione sulle proposte di delibera e le dichiarazioni di voto, poi, ciascun presidente di gruppo o il consigliere dallo stesso incaricato di intervenire per il gruppo può effettuare un primo intervento, per un tempo non superiore a 10 minuti ed un secondo esclusivamente per la dichiarazione di voto per un tempo massimo non superiore a 5 minuti. Sono solo alcuni esempi di quanto previsto dal Regolamento del Consiglio Comunale. Ma il quantitativo di tempo previsto da regolamento per gli interventi non differisce per l’esame delle mozioni, delle risoluzioni e degli ordini del giorno, delle interrogazioni e delle interpellanze; per le questioni pregiudiziali o sospensive; per i fatti personali e le mozioni d’ordine. Sempre 5 o 10 minuti.

 

La realtà è ben diversa. E non di rado si sono ascoltati nel Consiglio Comunale colligiano discorsi lunghissimi. Questa testata si era già espressa nei giorni scorsi (leggi qui) contro il ricorso che sempre più spesso quasi tutti i partiti fanno a post semplicistici sui Social Network, quasi sempre propagandistici, privi di (se non pochissimi) contenuti e fondamentalmente autoreferenziali. Tanto così, quanto sintomatici di un livello di discussione politica bassissimo e veramente preoccupante. Questa è una delle estremità. L’altra, la tiritera, appunto. Il discorso infinito, prolisso. Al politico, colligiano nella fattispecie, è lasciata la scelta se orientarsi verso le due estremità oppure se optare per una via di mezzo che contemperi sostanza contenutistica e sintesi; efficacia e contenuti non semplicistici.

 

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