Il vicesindaco Alberto Benedetti

Alberto Benedetti (RC)

Collesalvetti É lo stesso statuto comunale a prevederlo: “gli organismi associativi ed i cittadini, anche in forma collettiva, possono rivolgere al sindaco interrogazioni con le quali chiedere ragioni su determinati comportamenti o aspetti dell’attività amministrativa”. E così Rifondazione Comunista non si è lasciata scappare l’occasione e ha inviato un’interrogazione, firmata dal segretario Alberto Benedetti, indirizzata al sindaco Bacci e all’assessore Fantozzi, in merito alla questione degli scuolabus, che tanto sta infiammando il dibattito politico locale (leggi qui, qui, qui e qui).

 

I quesiti posti all’Amministrazione Vari i quesiti che pone Rifondazione, varie le cose che i comunisti locali chiedono di sapere. Anzitutto, il costo che gli uffici hanno calcolato per il Comune del viaggio di uno scuolabus, nel caso specifico dalla scuola materna di Stagno fino a Biscottino. Rifondazione chiede poi di sapere se il Comune non ritenga opportuno agevolare, «come sempre avvenuto in passato», la fruizione da parte dei bambini presso le nostre strutture di scuola materna e cercare di agevolare chi vive in località più disagiate e lontane. «Il fatto che per l’anno scolastico in corso, almeno presso il plesso scolastico di Stagno, non viga più il progetto Pegaso della Regione Toscana in cofinanziamento con il Comune, progetto che riguarda appunto classi aggiuntive per le scuole materne non dell’obbligo – si legge ancora nell’interrogazione – ha significato dei risparmi in quei capitoli di bilancio?» Se sì, i comunisti vogliono sapere anche a quanto ammonta il risparmio.

 

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La protesta nell’Aula del Consiglio Comunale lo scorso 30 settembre

Infine, Rifondazione chiede di sapere «se non si ritiene da parte sua, signor sindaco, una prassi completamente errata, quella di comunicare ad una famiglia che ha iscritto la propria bambina alla scuola materna in luglio, la cancellazione dello scuolabus per il rientro pomeridiano per tutto l’anno scolastico, solo due giorni prima dell’inizio della scuola» e se «veramente ritenete giusto, a fronte del risparmio che ci comunicherete, che una bambina di 4 anni che non vive vicino al plesso scolastico, sia obbligata dall’Amministrazione Comunale a lasciare la scuola ben 3 ore prima di tutti i suoi compagni di scuola tutti i giorni fino alla fine dell’anno scolastico appena iniziato».

 

Nel documento firmato da Benedetti si rileva comunque come Rifondazione Comunista sia «perfettamente a conoscenza che la scuola materna non è considerata dall’ordinamento del nostro Paese come scuola dell’obbligo» e come quindi «non sono obbligatori tutta una serie di servizi che il Comune eroga normalmente per i livelli scolastici considerati invece obbligatori».«Il servizio scuolabus, soprattutto nel nostro Comune – si rileva ancora nel documento – vista la particolare estensione e conformazione territoriale, ha sempre tenuto in considerazione in primis le famiglie che abitano lontano dai plessi scolastici ed in posti non serviti da servizi pubblici di nessun tipo, vedi la località Biscottino a Stagno».

 

Perciò «riteniamo sbagliato, come principio politico, tagliare i servizi nei confronti di quelle famiglie che all’interno del nostro Comune abitano in zone come quelle descritte ed in particolare ci ha colpito la motivazione che è stata data per giustificare la cancellazione dello scuolabus», ossia «l’eccessivo costo, per il viaggio di rientro pomeridiano in riferimento ad una famiglia che risiede in località Biscottino». Una località che – si rileva nel documento – «non è peraltro servita da trasporto pubblico locale di nessun tipo».

 

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