Il Rotino MecioGuasticce Un titolo che entra a far parte della bacheca del Rotino con l’orgoglio ed il rispetto che si conviene ad un Memorial di una portata come questa. Il “Mondiale di Livorno” così è stato ribattezzato si tinge dei colori Bianco-Blu della società presieduta dal guasticciano Cristiano Salvadorini,  Il Rotino. «Non ci saremmo mai aspettati – così Salvadorini – di centrare l’obiettivo alla prima partecipazione e con una rosa giocatori ancora in fase di rodaggio nel futsal».

 

«Le previsioni all’inizio non erano delle migliori – così Salvadorini – una malattia molto particolare ha tenuto in panchina per tutto il torneo il portiere titolare (Bianciardi) che per fortuna è stato sostituito dal secondo (Cappellini) resosi protagonista di una prestazione complessiva eccellente. Pensare che il primo incontro del girone iniziale ci è toccato 2 ore dopo dall’atterraggio all’aereoporto di Pisa al rientro in patria da un torneo internazionale, costretti quindi a presentarci al campo con le valigie ancora da disfare. Per fortuna subito un ottimo risultato a favore al quale poi se ne sono aggiunti molto altri fino ad arrivare a Nibbiaia».

 

Lasciato il girone iniziale a pieni punti, nel quale Il Rotino ha incontrato anche La Leccia (neovincitrice della superlega) e Assur (vice campione della superlega), agli ottavi è toccato il Mexico (vincitore della superlega nella passata stagione) ai quarti i Drink In & Out (vincitori della 3^ Edizione del Mecio) fino ad arrivare a Nibbiaia, dove in semifinale la squadra di Cristiano Salvadorini si è scontrata con i “professionisti” del calcetto, la Sovrana Aretusa, formata da ottimi elementi militanti in categoria FIGC di Calcio a 5.

 

In semifinale, Il Rotino ne è uscito vincitore mettendo in difficoltà l’avversario con un gioco totalmente diverso da quello a cui era abituato. La finalissima, dal canto suo, è stata una partita a sé; il Salviano (campione in carica) contava diverse assenze e il clima che si respirava alla “bombonera” di Nibbiaia era unico: tanta gente accalcata alle recinzioni, cori da stadio, striscioni, fuochi d’artificio e fumogeni.Quello in campo, indescrivibile. Alla fine ne è uscito vincitore Il Rotino.

 

«Ne siamo orgogliosi – commenta Salvadorini – principalmente per l’atteggiamento, l’umiltà ed il rispetto assoluto che abbiamo cercato di tenere durante tutta la manifestazione. Molte squadre si organizzano ogni anno per tentare di portare a casa l’ambito premio ed esserci riusciti noi alla prima partecipazione ci rende molto felici. La vittoria non possiamo far al tro che dedicarla al Mecio, giocavamo per onorare il suo ricordo. Abbiamo fatto nostri anche tutti i premi individuali oltre al trofeo, Eduardo Esposito capocannoniere, Leonardo Cappellini miglior portiere e Marco Bencini miglior giocatore.

 

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