Vicarelloconferenza sport vicarello Lo sport tra passione, impegni e affari. Era questo il titolo del dibattito andato in scena ieri sera alla Festa de l’Unità di Vicarello all’insegna della valorizzazione dello sport. Il tutto è stato coordinato dal giornalista del Tirreno Fabrizio Pucci che ha rivolto alcune domande a Luca Mazzoni Portiere dell’ AS Livorno Calcio, all’ex ciclista professionista e direttore sportivo Antonio Salutini e all’ex ciclista professionista neozelandese Bruce Biddle.

 

Prima dell’inizio del dibattito a fare una breve premessa è stato il presidente della polisportiva Vicarello Piero Critelli che ha introdotto al pubblico gli ospiti. «Quest’anno la festa è dedicata allo sport come momento di educazione, crescita e passione. Questo è il primo dibattito tra quelli che si terranno in tutto l’arco della Festa de l’Unità e abbiamo deciso di farlo qui a Vicarello poiché nella frazione abbiamo delle buonissime associazioni sportive come il Collevica e la Polisportiva Vicarello. Ci tenevo in particolar modo a ringraziare il circolo del PD di Vicarello, le Associazioni sportive del territorio e il Comune di Collesalvetti».

 

In seguito all’intervento del presidente della Polisportiva ha preso la parola Fabrizio Pucci che ha subito rivolto delle domande ai tre sportivi presenti, chiedendo in primo luogo come è nata in questi ultimi la passione per il proprio sport. Il primo a rispondere alla domanda è stato Salutini.« Ho cominciato a correre nel ’62 – ha affermato l’ex ciclista – e ho terminato nel 2012. Nella mia carriera ho fatto quaranta giri d’Italia e ne ho vinti due. Ho iniziato ad andare in bicicletta da ragazzo seguendo le orme di mio padre e da li devo dire che il ciclismo mi ha dato tutto e io allo stesso modo con sacrificio e determinazione gli ho dato tanto».

 

Alla stessa domanda ha in seguito risposto anche l’ex ciclista professionista neozelandese Bruce Biddle. «Quando ero giovane – così Biddle – assieme ad altri ragazzi per divertirci andavamo sempre in giro in bicicletta anche perché ai tempi non avevamo altro. Così dopo poco mi sono iscritto ad una società e ho iniziato a correre».

 

Luca Mazzoni

Luca Mazzoni

Al portiere Luca Mazzoni, Pucci ha invece chiesto come mai ha scelto di giocare in porta. «Quando ho iniziato a giocare a calcio – ha ricordato Mazzoni – non avrei mai pensato che avrei fatto il portiere, anche perché quando sei più piccolo vuoi giocare nel gruppo e partecipare al vivo dell’azione. Poi ho incontrato una persona che mi ha detto che ero portato per il ruolo e me lo ha fatto piacere. Quello del portiere è un ruolo che ti responsabilizza anche perché sei costantemente da solo sia negli allenamenti che in partita, e devo dire che adesso è un ruolo che mi appassiona proprio per la sua particolarità». Pucci ha poi toccato l’argomento dell’ impegno, del sacrificio e del valore che queste cose hanno in tutti gli sport. I due ciclisti Biddle e Salutini non hanno esitato ad affermare che questi valori nei giovani sportivi si sono un po’ persi e che a loro giudizio questo è un male perché oggi è molto più difficile sfondare nel mondo del professionismo.

 

In seguito il giornalista del Tirreno ha chiesto un parere al portiere Luca Mazzoni sulla crisi che il mondo del calcio sta vivendo, facendo riferimento nella fattispecie alle piccole società.  Il nostro sport – ha affermato Mazzoni – negli ultimi anni è stato sicuramente mal gestito. Ricordo, infatti che 3 o 4 anni fa era stata approvata una legge che in Lega Pro ha licenziato dei ragazzi che avevano da poco iniziato a giocare rendendoli dei disoccupati poichè non avevano altro lavoro. Con questi trascorsi è normale che oggi il calcio si stia letteralmente “sgonfiando” ma devo anche dire che da parte di molti non c’è nemmeno la volontà di migliorarlo».

 

In seguito il pubblico ha ricordato con un applauso il ciclista Marco Pantani, menzionato da Salutini in un suo intervento ed ha rivolto ai tre sportivi alcune domande.

 

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