Logo CollenewsL’editoriale La nascita di un comitato ambientale rappresenta una sconfitta per la politica colligiana nel senso che è il sintomo della sfiducia che si ha nei suoi confronti? Sono in molti a chiederselo in questo a chiederlo in queste settimane. Sicuramente questo è in parte vero, nel senso che laddove il clima fosse diverso, i cittadini farebbero riferimento alla politica, appunto. Cosa abbia dato il la alla nascita del comitato, è tuttavia noto a tutti: l’autorizzazione del Comune alla costruzione di una centrale a biomasse in località “I pratini”, fra Stagno e Guasticce.

 

Va da sé, dunque, che laddove la politica, nella sua dimensione burocratico-amministrativa, ha preso una determinata posizione, chi la vede in maniera opposta non possa fare ad essa riferimento per chiederle di fare una battaglia contro sé stessa. Di qui, appunto, l’auto-organizzazione in comitato. Questo, in linea generale. Sì, perché poi all’interno dello stesso PD, che è partito di governo nel Comune di Collesalvetti, le posizioni sono diversificate, tanto che nell’ambito della stessa assemblea di Guasticce (leggi qui) la posizione dell’assessore Demi fu una, chiara e determinata, e un’altra, decisamente più defilata, fu quella dei consiglieri PD della frazione, Lupi e Menicagli.

 

Ma, volendo semplificare, la questione è questa: chi non la vede in una determinata maniera non può far riferimento a chi la vede proprio in quella maniera. Pertanto, risulta un po’ difficile stabilire se nascita di un comitato ambientale rappresenti o meno una sconfitta per la politica colligiana. Ma questa, se vogliamo, può essere una domanda, una questione, un po’ oziosa, da salotto intellettuale, priva di concretezza.

 

Ciò che invece risulta concreto assai è la linea che questo comitato deciderà di tenere. Dovendo ancora terminare di formalizzarsi, dar luogo ad alcuni passaggi interni fra cui l’elezione del presidente, esso non è ancora che alle battute iniziali. Vedremo dunque come si porrà nei confronti della politica nella sua dimensione amministrativa (Giunta e Consiglio Comunale) e in quella partitica, sia di maggioranza che di opposizione. Il comitato, certamente, si è già posto in una determinata posizione nei confronti dell’Amministrazione Comunale, ma è un primo posizionamento di base, resterà da vedere quali azioni concrete il comitato metterà in campo. Da questo ciascuno di noi capirà se sarà o meno guerra aperta.

 

Di per sé un comitato ambientale, come riconosce anche qualche membro del PD locale, non può che far bene: si tratta di cittadini che, sottraendo tempo ed energie alla propria famiglia, al proprio lavoro, magari, e al proprio tempo libero, si dedicano ad una causa importante. La sfida per il comitato, dunque, consisterà nel far questo con grande equilibrio, nel pieno rispetto delle regole del gioco, pur nell’asprezza di posizioni contrastanti rispetto a quelle dell’Amministrazione Comunale, per la quale, invece, la sfida consisterà nell’accogliere questa sfida come tale, appunto, come un elemento stimolante a porre sempre maggior attenzione alle tematiche ambientali, così care, evidentemente, a tanti cittadini del Comune. Soprattutto se il comitato conterà, come sembra essere la tendenza, centinaia e centinaia di iscritti, fra queste due realtà non potrà che esserci un dialogo. Se ciò non avvenisse, questo sì rappresenterebbe la sconfitta, la morte per la politica colligiana. La sfida per entrambi, dunque, è far sì che, pur nell’asprezza di toni e contenuti, questo dialogo rimanga sempre costruttivo.

 

direttore@collenews.it

https://twitter.com/vannicronista