autoMortaiolo Un uomo che va col proprio mezzo da Guasticce verso Vicarello e un altro nel senso esattamente inverso. Il primo è a bordo di un’auto, il secondo del proprio mezzo da lavoro. Tutto procede serenamente sin quando, all’altezza del ponte di Mortaiolo – racconta il conducente dell’auto – «ad un tratto vedo partire qualcosa dal cassone del furgone e, in un attimo, prima prende la macchina e poi probabilmente finisce nel fosso o nelll’erba. Tant’è che non si sa dove sia finito questo corpo contundente». Erano circa le 13:30 di ieri pomeriggio.

 

«Così – prosegue nel suo racconto il conducente dell’auto – faccio inversione un poco più avanti per raggiungerlo; lui si era fermato ed era sceso dal mezzo. Mi fermo davanti al suo furgone, sul ponte, scendo e vedo che non solo il vetro è incrinato, ma il cofano è di fatto piegato in due. Lui, perlomeno, ha avuto il buonsenso di non scappare».

 

«auto 2Probabilmente il corpo contundente era legato male ed in equilibrio precario ed è volato via. Credo che fosse una lamiera o qualcosa del genere. Primo perché il furgone trasportava oggetti metallici, secondo perché danni del genere (oltretutto il cofano è sfondato “a taglio”) sono compatibili con una lamiera. Ma è solo una mia supposizione».

 

«E’ stato talmente breve il lasso di tempo di tutto questo che la certezza al 100% che fosse una lamiera – precisa l’uomo – non posso avercela, anche perché non sono riuscito a trovare l’oggetto in questione».

 

«I toni della discussione – conclude il conducente dell’auto – sono stati pacati. Lui diceva di non avere visto niente: è naturale, se guidi è difficile vedere se perdi qualcosa del carico. Abbiamo compilato il cid e adesso la macchina è in carrozzeria».

 

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