manifestazione People CareLivorno Fuori dalla sede della Provincia, a manifestare, in centinaia, i lavoratori del call center People Care di Guasticce. Dentro, il  presidente della Provincia, Alessandro Franchi; il sindaco di Collesalvetti Lorenzo Bacci, il dirigente provinciale Guido Cruschelli insieme alle funzionarie del settore del settore Lavoro e formazione professionale, i rappresentanti della proprietà, i sindacati di categoria e la Rsu aziendale.

 

In corso era il tavolo istituzionale, convocato dalla Provincia stessa, sulla situazione del call center People Care. L’azienda – a quanto si apprende da fonti istituzionali – è ferma nella decisione di andare avanti con i licenziamenti di tutti i dipendenti per chiusura dell’attività.

 

Franchi e Bacci

Il presidente della Provincia Franchi col sindaco di Collesalvetti Bacci

Sospendere la procedura di licenziamento «La proposta che come Istituzioni abbiamo avanzato,  anche alla luce della richiesta di sospensione della procedura di licenziamento fatta espressamente dal viceministro De Vincenti non più tardi di ieri al tavolo del Mise – hanno dichiarato il presidente della Provincia Franchi e il sindaco di Collesalvetti Bacci –  era di garantire almeno un’altra decina di giorni di tempo per consentire di arrivare all’incontro già in programma, sempre al Mise, il 19 marzo, e capire se c’era la possibilità di trovare un accordo fra Seat Pagine Gialle e People Care, nonché verificare la fattibilità di un percorso volto al mantenimento dei livelli occupazionali».

 

Totale chiusura «L’atteggiamento di totale chiusura della proprietà del call center di fronte a questa ipotesi che – sottolineano gli amministratori – veniva avanzata anche dal Governo,  ci lascia profondamente amareggiati, tenuto conto anche degli sforzi e della grande disponibilità dimostrata in questi anni dai lavoratori e dalle istituzioni per  assicurare le migliori condizioni affinché l’azienda potesse operare e svilupparsi».

 

«Da parte nostra – proseguono Franchi e Bacci – manteniamo aperte tutte le ipotesi che attualmente sono sul tavolo nazionale, ma è evidente che questa rigidità da parte di People Care accresce la preoccupazione per la crisi occupazionale del territorio, proprio nel momento in cui gli sforzi che le istituzioni locali, insieme alla Regione, stanno facendo sono tesi a portare a casa risultati concreti per tutto il territorio grazie all’Accordo per l’area di crisi livornese».