Come abbiamo più volte ripetuto, donare sangue è un atto di estrema solidarietà nei confronti della comunità nella quale viviamo, perché può veramente salvare vite. Chi decide di diventare donatore ed assumersi questo grande impegno con gli altri e per gli altri, stabilisce con il potenziale “ricevente” un’ alleanza, un patto di fiducia, il cui garante è dato dal Sistema Trasfusionale di riferimento. Tale patto si basa sul duplice e reciproco impegno del donatore e del medico trasfusionista; il donatore si impegna responsabilmente a condurre uno stile di vita sano ed il medico, a sua volta, mette al servizio del donatore e del ricevente la propria professionalità. Proprio in questo scambio reciproco, basato sulla lealtà e sul rispetto, si fondano i princípi più importanti che danno luogo alla cosiddetta “etica della donazione di sangue”, dei quali adesso andremo a parlare.

 

ANONIMATO: l’ identità del donatore e del ricevente restano completamente anonime durante tutte le fasi dell’iter di donazione. In altre parole, il donatore non conosce l’identità della persona a cui donerà il proprio sangue ed il ricevente non conosce chi glielo dona, a meno di casi straordinari e particolari di donazione dedicata (ad esempio tra parenti), che devono essere comunque strettamente certificati da personale competente ed autorizzato. Esistono apposite normative e disposizioni legislative in materia di privacy che garantiscono questo importantissimo valore dell’anonimato.

 

VOLONTARIATO: la donazione di sangue è un atto che viene scelto nella più completa ed assoluta libertà, secondo coscienza e responsabilità. Nessuno mai, in qualsiasi momento della propria vita, può essere costretto a diventare donatore.

 

GRATUITÁ  E  NON-PROFIT:  il dono del sangue è completamente gratuito e non prevede alcuna forma di compenso né remunerazione. Tale assenza di contropartita economica risulta essere una componente imprescindibile ed una garanzia della sicurezza trasfusionale non così scontata; infatti, ad oggi, sono ancora molti i Paesi, occidentali ed orientali, che prevedono un compenso economico per i donatori. Da ciò si evince come, in un momento di crisi economico-sociale quale quello che stiamo vivendo, il “commercializzare” la donazione di sangue rappresenti un grave rischio, non solo etico, ma soprattutto in termini di sicurezza trasfusionale. Purtroppo sono molte le persone che, spinte dalla disperazione e da gravi disagi economici, si recano a donare in maniera sconsiderata mettendo a rischio la salute propria e del ricevente. In Italia, qualsiasi forma di mercificazione del sangue è perseguibile per legge. Detto questo risulta evidente come il sangue e gli emocomponenti non rappresentino una fonte di profitto: il “costo” di una unità di sangue e/o emocomponente raccolto è fissato in base agli oneri sostenuti per la raccolta, la lavorazione, la qualificazione e la distribuzione dei prodotti sanguigni.

 

QUALITÁ  E IGIENE: per ogni donatore, tutto  il materiale usato per il prelievo, dall’ ago, alla sacca per il contenimento del sangue raccolto, è sterile e monouso. L’ osservanza costante di tali pratiche di sicurezza ed igiene, così come i continui controlli sui materiali usati e sulle procedure di prelievo, raccolta, lavorazione, certificazione e distribuzione del prodotto sanguigno, mirano a garantire la massima qualità dei derivati trasfusionali.

 

PERIODICITÁ  E  SICUREZZA: il sangue donato periodicamente, nel preciso rispetto degli intervalli tra una donazione e l’ altra, rappresenta una garanzia di affidabilità e sicurezza non solo per il ricevente, ma per il Sistema Trasfusionale in toto. La visita pre-donazione ed i test diagnostici effettuati assicurano la qualità dei prodotti trasfusi ai malati e tutelano lo stato di salute dei donatori.  Inoltre, l’esistenza di donatori periodici, che donano liberamente e consapevolmente  il proprio sangue, non condizionati da particolari fattori emotivi (ci stiamo riferendo alla “corsa alla donazione” che avviene in seguito alla pubblicizzazione di casi di cronaca che la maggior parte delle volte si rivelano falsi), rappresenta una certezza nell’approvvigionamento del sangue e degli emocomponenti e consente ai Centri Trasfusionali di organizzare, pianificare ed ottimizzare la propria attività, sollecitando, qualora se ne rilevi l’effettiva necessità, i donatori alla donazione spesso con l’ importante ausilio delle associazioni.

 

I valori etici  sopra visti, ci danno la misura di come e quanto la donazione di sangue rappresenti una scelta libera e consapevole di esercizio di senso civico e di cittadinanza attiva. Alla base di ciò sussistono  l’attenzione verso il prossimo, la solidarietà e l’importanza del volontariato, valori oggi più che mai attuali da riscoprire e valorizzare.