ex Cinema Odeon

L’ex Cinema Odeon

Collesalvetti L’ex Cinema Odeon torna a far parlare di sé. Durante l’ultimo Consiglio Comunale, infatti, i consiglieri PD della frazione capoluogo (Dario Fattorini; Elisa Cipriani e Fabio Iannone), hanno presentato un’interrogazione nella quale chiedevano conto al sindaco e agli assessori dello stato di avanzamento dell’accordo fra l’Amministrazione e la proprietà dell’edificio; delle tempistiche previste per l’inizio dei lavori di abbattimento dell’edificio; delle azioni che l’Amministrazione sta portando avanti per risolvere nel più breve tempo possibile le problematiche riguardanti il decoro e la situazione igienica delle zone circostanti e se fosse posto a carico della proprietà dell’edificio il pagamento del suolo pubblico relativo alla porzione di marciapiede  di Via Cavour chiusa per motivi di pericolo.

La descrizione della situazione Nel documento a firma dem si prende atto della «situazione di degrado in cui versa la struttura»; dell’«aggravarsi della situazione di pericolo dovuta all’abbandono della struttura da parte della proprietà e alle condizioni climatiche avverse, che hanno portato, nei mesi scorsi, a dei cedimenti del cornicione dell’edificio sulla sottostante Via Cavour»; del fatto che «a causa della pericolosità dovuta ai crolli è stato chiuso un tratto del marciapiede comunale di Via Cavour» e infine del fatto che «l’abbandono dell’area influisce negativamente sulle condizioni igieniche e di decoro dell’area limitrofa, in particolare della centrale Piazza della Repubblica».

Riccardo Demi, Assessore all'Ambiente

L’Assessore Riccardo Demi

La risposta dell’assessore Demi In apertura della sua risposta dinanzi al Consiglio Comunale, l’assessore Riccardo Demi ha ricordato che «l’ex Cinema Odeon è una struttura privata, quindi l’Amministrazione agisce dal punto di vista edilizio con la programmazione urbanistica; non può modificare la volontà dei privati». Poi, la cronistoria della vicenda: «nel settembre 2012 – ha ricordato Demi – con la delibera di Consiglio Comunale numero 93 è stata approvata la variante generale al Piano Strutturale che ha scorporato la scheda del Cinema Odeon dallo stesso Piano Strutturale, inserendola fra gli strumenti urbanistici. Questo ha consentito una gestione più veloce e operativa della questione. La variante non ha alterato i quadri di riferimento conoscitivi della zona, né l’impianto strategico territoriale in cui è inserito il Cinema Odeon e ha permesso di creare tutte le condizioni di flessibilità che possono rendere effettiva l‘attuazione potenziale da parte dei proprietari di un intervento di recupero. In conseguenza, il 30 aprile 2013 il Consiglio Comunale con delibera numero 38 ha approvato la variante generale al Piano Strutturale proprio per conferire quella flessibilità maggiore e consentire quindi una possibile attuazione di recupero. Conseguentemente, la proprietà ha presentato, nel febbraio 2014 il piano di recupero, conforme alle previsioni del regolamento urbanistico. Sempre nel febbraio 2014, tale piano ha cominciato l’iter istruttorio: commissione urbanistica – conferenza dei servizi interna. Il piano è in fase di analisi tecnica e quindi l’iter urbanistico, molto avanzato dal punto di vista progettuale, non so quando si potrà concludere, ma dovrà farlo con la firma di una convenzione. C’è del lavoro tecnico ancora da fare; abbiamo chiesto delle integrazioni; non le abbiamo ricevute tutte, ma stiamo interloquendo con la proprietà», ha concluso Demi.

Marciapiede e questioni igieniche «Sul marciapiede – ha spiegato l’assessore – ho approfondito con l’Ufficio Tributi. Può non trattarsi di occupazione di suolo pubblico perché la delimitazione con rete fu installata per salvaguardare l’incolumità pubblica. Può essere valutato se questo è potenziale oggetto di rivalsa verso la proprietà, ma una delimitazione effettuata per l’incolumità pubblica, di per sé, non è inquadrabile come occupazione di suolo pubblico». Quanto al profilo igienico, Demi ha ricordato che «sono state effettuate derattizzazioni, anche straordinarie per tenere sotto controllo le criticità emerse».

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