Chiesa di San_Ranieri GuasticceGuasticce E’ di nuovo polemica a Guasticce. E non è la prima volta. Stavolta a far scattare l’indignazione sono state delle bestemmie, pronunciate peraltro dinanzi a dei bambini e nei pressi della Chiesa parrocchiale, nell’ambito dei giochi di rione che stanno animando la frazione in questo fine estate. Oltre a queste, anche un eccessivo agonismo, una tendenza smisurata a vincere ad ogni costo, anziché lo spirito di sportività, sana competizione e unione che dovrebbero caratterizzare dei giochi di paese avrebbero contribuito a rendere amaro un boccone che, negli intenti degli organizzatori, avrebbe dovuto avere ben altro sapore.

 

Il vivace dibattito Il combinato di questi due elementi ha scatenato ieri una vivace polemica in paese. Sul gruppo Facebook di riferimento per la frazione c’è chi scrive: «peccato che per una manciata di bischeri ci debbano rimettere tutti gli altri!»; chi contesta il «troppo agonismo» e chi lamenta il fatto che «se qualcuno cerca di organizzare qualcosa, gli si dà addosso e si bubbola». Come chi risponde «bubbolo per l’ultima volta, ok? Continuate voi con ‘sti giochi, visto che vi divertite, Io c’ho tanta tristezza. Grazie a chi era davvero interessato». Quanto alle bestemmie, ci sono anche i legittimisti: «Non so chi oltre a me abbia bestemmiato – scrive un commentatore – ma qui si entra nel campo della libertà d’espressione e non mi pare sia il caso di farne una questione». Così come c’è anche qualcun altro che si palesa e fa ironia: «Se a qualcuno davano noia le mie bestemmie, avrebbe fatto bene a venire a dirmelo subito anche se non era in campo e per il prossimo anno farei come dice […]: frati contro preti e suore; se volete ne conosco qualcuna bonaaa». Ricominciare da capo? C’è chi pensa anche a questo: «A metà settembre – scrive un utente – faremo una riunione per organizzare un comitato feste alternativo; questo paese deve risorgere, non è possibile che a due chilometri, Vicarello e Stagno siano meglio organizzati. Tutti a criticare; nessuno a fare. Quindi, venite e proponete: c’è hallowen da organizzare e Natale. Deve tornare il Presepe Vivente, dai! Aperto a tutti. E andiamo!». In tutta questa polemica, tuttavia, c’è anche chi pensa agli organizzatori, alla loro buona volontà: «Io invece ringrazierei tutte le persone che con tanto impegno hanno organizzato queste serate al solo fine di renderci un po’ più piacevoli le sere d’estate e stare un po’ insieme. Quelli che non riescono a farlo…peccato! Perdono un’occasione per farsi due risate».

 

I precedenti Guasticce non è tuttavia nuova a polemiche di questo genere. Solamente il mese scorso, su queste pagine (leggi qui), davamo conto delle attività del Comitato Feste della frazione, che da tempo si occupa di organizzare iniziative ricreative per vivacizzare il paese: giochi per i bambini; addobbi natalizi; gare di dolci e, elemento della discordia, apppunto, i giochi di rione. Idea, questa, che nacque 3 anni fa, come evento di aggregazione, per stare insieme in allegria e spensieratezza. Ma già il primo anno ci furono delle polemiche per il fatto che c’erano poche regole. Così, il secondo anno, il Comitato Feste tornò alla carica, istituendo molte più regole, ma anche questo sembrò, seppur per la motivazione opposta rispetto a quella dell’anno precedente, non accontentare le persone. La gente – alcune persone, quantomeno – continuò a brontolare. Infine, l’ultimo anno, caratterizzato da un’escalation ancora più intenso delle polemiche, sconfinate anche sul personale. Così, il comitato decise di riunirsi per discutere se fosse o meno il caso di andare avanti e, all’unanimità, decise di non fare più i giochi di rione «non per mancanza di volontà – ci tengono a precisare gli organizzatori – ma perché era venuto meno lo spirito di divertimento e sana competizione per cui l’iniziativa era nata». Iniziativa, questa, ripresa in mano da altre persone, armate della stessa buona volontà, ma… è ancora polemica.