Caserma CC StagnoStagno  La voce aveva cominciato a diffondersi da tempo: «Pare che la Caserma dei Carabinieri di Stagno sia sotto sfratto». Sarà vero, non sarà vero? Abbiamo voluto intervistare Stefano Biagi, ex candidato Sindaco per la lista civica Uniti per Cambiare, a tal proposito, quale residente nella frazione, ma anche come esponente di una forza politica locale che ha perso particolarmente a cuore la questione. Biagi non ha dubbi: «La Caserma dei Carabinieri di Stagno è sotto sfratto ormai da almeno due anni», dice rifacendosi a fonti certe interne alla struttura. E nel manifestare tutto il suo dissenso relativamente ad un eventuale spostamento della Caserma a Guasticce, chiede all’Amministrazione Comunale «risposte certe e soddisfacenti».

 

Stefano BiagiBiagi, qual’è la situazione della Caserma dei Carabinieri e da quanto tempo va avanti la situazione?

«La Caserma dei Carabinieri di Stagno è sotto sfratto ormai da almeno due anni. L’imprenditore che è il proprietario dell’immobile, opera all’interno del Porto di Genova e, da diverso tempo, ha manifestato l’interesse a vendere la struttura, così come ha fatto per quasi tutti gli immobili che aveva nel territorio. La sua volontà attuale è quella di accentrare tutti gli investimenti sul Porto di Genova. I Carabinieri hanno ottenuto numerose proroghe, ma è fondamentale trovare al più presto nuove soluzioni».

 

Su quali fatti si basano le sue affermazioni? In che modo è venuto al corrente di tutto ciò?
«Sono ormai due anni che, in via confidenziale, mi è stata spiegata la situazione da chi lavora all’interno della struttura, segno che la cosa va avanti da ancora più tempo».

 

Qual’è stato l’impegno di Uniti per Cambiare, in questo senso?

«Come Uniti per Cambiare abbiamo chiesto e ottenuto un incontro con il Maresciallo Luca Giannetti, il quale si è dimostrato più che disponibile a trovare una soluzione a questo problema. Il problema è che fino a ora, l’Amministrazione Comunale non ha fornito alcuna soluzione soddisfacente: abbiamo sentito parlare di un ricollocamento della Caserma a Guasticce, decisione assolutamente inaccettabile e contestabile, dal momento che Stagno è la frazione più popolosa del Comune. Inoltre è il centro abitato più vicino al Centro Rom di Coltano, con tutti i rischi del caso. In generale, Stagno è una frazione ad altissimo rischio furti, in virtù della sua situazione urbanistica. Basti pensare agli ultimi episodi di cronaca: bande di professionisti che si approfittano di persone anziane, facendosi aprire e narcotizzandole per commettere furti. A mia nonna è capitato un episodio simile, di recente. Gli abitanti di Stagno esigono una garanzia di sicurezza, già precaria, che non può essere data senza una Caserma dei Carabinieri sul territorio. In questo senso, Stagno è una frazione abbandonata a sé stessa e priva di autorità, problema cui il Comune non sembra voler porre rimedio».

 

Si sente molto la lontananza dal Comune, quindi, a suo giudizio?

«Assolutamente si. Speriamo solo che con i nuovi Consiglieri Comunali di Stagno, le cose cambino. Finora, Stagno è stata considerata la pecora nera del Comune, quando in realtà rappresenta la realtà più popolosa. Inoltre, la sicurezza dei cittadini non dovrebbe essere vincolata a budget o scuse di vario genere, ma essere sempre messa al primo posto. Non è vero che il Comune non ha soldi. I soldi ci sono, basta avere la volontà di trovarli. La verità è che la questione della Caserma dei Carabinieri di Stagno ha una priorità più bassa per il Sindaco Bacci rispetto ad altre cose. Noi vorremmo sapere perché sono stati fatti alcuni interventi, come la ridisegnatura della segnaletica orizzontale e dei posti auto, ma la Caserma dei Carabinieri è sotto sfratto. È assurdo!».

 

Cosa chiede dunque al Comune?

«Per prima cosa, chiedo un censimento delle strutture del Comune al fine di individuare quelle più idonee e, nell’eventualità, sapere di quali interventi necessitano per diventare idonee alle esigenze dei Carabinieri. In questo senso ho percepito una forte disponibilità da parte del Maresciallo anche ad accontentarsi, quantomeno temporaneamente. Da parte dei cittadini e dei commercianti stagnini c’è piena disponibilità ad aiutare il Comune nell’individuazione e nel ripristino di una struttura idonea. La ristrutturazione, in questo senso, può essere un nuovo punto di partenza per l’economia locale e in particolare per l’industria edilizia. Dal Comune, ora più che mai, vogliamo risposte certe e soddisfacenti».