Ivo Bacci

Ivo Bacci

Stagno I Consigli di Frazione, tutti, sono in scadenza di mandato e nei prossimi mesi saranno rieletti. Fra questi, anche quello di Stagno-Biscottino, di cui abbiamo intervistato il Presidente in carica, Ivo Bacci, che rivendica i «molti i risultati raggiunti dal Consiglio di Frazione». Con i lettori di Collenews, dunque, Bacci fa il bilancio di questi 5 anni di mandato. La messa in sicurezza del territorio; le attività ricreative; la questione dell’«incuria dei cimiteri» (per la quale Bacci chiede maggiore considerazione da parte dell’Amministrazione Comunale) e il Macchia Verde, le principali questioni. Ma anche la positiva collaborazione con la Pro Loco della frazione, presieduta da Emanuele Marcis e l’importanza del ruolo dei giovani, di un ricambio generazionale all’interno del Consiglio di Frazione perché «abbiamo fatto molto, ma adesso è il momento di volti nuovi».

 

 

 

 

Presidente Bacci, quali sono stati i principali punti portati avanti dal Consiglio di Frazione durante il suo mandato? Di quali temi si è occupato e quali di questi sono stati portati fino in fondo?


«Sono stati molti i risultati raggiunti dal Consiglio di Frazione. Tra i più importanti vanno sicuramente annoverati l’asfaltatura di Via Dante Alighieri e la messa in sicurezza di tutto il territorio di Stagno contro le prossime alluvioni. Sempre in merito alla funzione idrica c’è stata l’introduzione di una nuova fontana al centro del paese, disponibile a tutti. Poi ci sono le manifestazioni annuali. Iniziative portate avanti in parallelo con il Comune, come la festa della Befana, quella di Carnevale, la Festa della Donna dell’8 Marzo, i Campionati regionali di Canottaggio, Halloween e il Presepe Vivente, quest’ultimo realizzato con la partecipazione delle scuole. In questi anni, inoltre, siamo riusciti a promuovere autori stagnini, che hanno pubblicato due libri. Si è tenuta una vera e propria manifestazione, alla quale hanno partecipato anche esponenti importanti del Comune e della Regione. Nessuno di questi eventi si sarebbe potuto tenere senza la forte disponibilità ricevuta da parte del Comune e della Pro Loco Siamo molto fieri di questi risultati, sia come Consiglieri che come cittadini di Stagno».

 

E per quanto riguarda invece i risultati mancati? Ce ne sono stati? E se si, quali hanno gravato di più sulla comunità stagnina?
«Ci sono stati degli inconvenienti, certo, così come obiettivi che per vari motivi non abbiamo potuto portare a termine. Su tutti, c’è la questione del Macchia Verde: si era richiesto un intervento di riqualificazione che non c’è stato. Abbiamo la fortuna di avere quello che può diventare un punto di ritrovo per i giovani di tutto il paese, ma viene abbandonato sé stesso. Vorremmo anche che il Comune ci tenesse in maggiore considerazione per un confronto per la questione dell’incuria dei cimiteri. Un altro problema riguarda la funzione idrica: le ultime piogge hanno allagato le strade e fatto molti danni. C’è poi la questione della mancanza di illuminazione dell’ultimo tratto di strada di Via Enrico Berlinguer che conduce alla pista ciclabile: allo stato attuale delle cose, per i cittadini di Stagno è difficile usufruire della struttura, dal momento che devono effettuare un giro molto lungo e in una zona buia. Era stato approvato un intervento da parte del Comune, ma ancora non si è mosso nulla. Ci sono anche altri punti più o meno rilevanti che non sono stati portati avanti: abbiamo fatto molto, anche se non tutto e di questo siamo orgogliosi».

 

 

Qual è il rapporto del Consiglio di Frazione con il nuovo Consiglio Comunale? Ci sono già stati contatti? E quali sono le aspettative nei confronti di quest’ultimo?
«No, per il momento non c‘è stato alcun contatto o rapporto formale. Siamo però fiduciosi che opererà al meglio. Le aspettative sono sicuramente alte. Sappiamo che, specie in questo particolare momento storico, ci sono numerose difficoltà, soprattutto di tipo economico, ma speriamo comunque che il nuovo Consiglio riesca a continuare quanto di buono è stato fatto fino a ora e ad affrontare i problemi irrisolti».

 

Lei o qualcun altro dei suoi Consiglieri ha intenzione di ricandidarsi nel nuovo CDF?
«Non abbiamo ancora affrontato la questione. Lo faremo in sede della prossima Assemblea, a settembre. Per ora posso solo dire che saremmo ben contenti di vedere volti nuovi e idee nuove. Sono conscio del fatto che per un giovane, magari impegnato tra studio e lavoro o che cerca di farsi una famiglia, specie di questi tempi, non è facile trovare il tempo da dedicare ad altre attività. L’importante è che propongano idee, come è stato nel caso della Festa del Co’omero: l’importante è che le idee arrivino dai giovani, poco importa chi le discute».