Marzia Frangioni e Laura Dell'Ira

Marzia Frangioni e Laura Dell’Ira

Collesalvetti Non sempre i generi artistici sono separati. Talvolta, si incontrano. Questo è quello che avvenuto nella mostra “Riflesso” (dal 18 al 27 luglio), tenutasi presso il laboratorio Keramikè (gestito da Beatrice De Laurentiis) di Collesalvetti, in cui Laura Dell’Ira e Marzia Frangioni hanno esposto una le proprie fotografie e l’altra le pitture che andavano a riprodurre gli scatti dell’altra. Il genere proposto al pubblico è stato quello della natura morta, ma le due non escludono di collaborare, in futuro, su altri temi.

 

Fotografia e pittura sono due passioni, infatti Laura Dell’Ira ha una lavanderia a Collesalvetti mentre Marzia Frangioni è infermiera a Pisa. Le due vicarellesi hanno riscosso un discreto successo sia nelle loro esposizioni sia nei concorsi a cui hanno preso parte. «La mia passione nasce da bambina, quando mi piaceva fare le foto, anche se all’epoca non avevo preso seriamente questo mio interesse – afferma Laura -. Poi, nel 2008, iniziai a frequentare un corso di fotografia e a coltivare questa passione. All’inizio, anche quando prendevo parte ai primi concorsi, mi cimentavo in più generi: sport, natura, paesaggio. Dopodiché, come tutti, ho iniziato a specializzarmi in un genere in particolare: la natura morta. Grazie a questa tipologia di rappresentazione, ho vinto qualche concorso, come a Massarosa, a Latina e a Montevarchi. In più, faccio parte del Fotoclub Collesalvetti».

 

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La fotografia di Laura Dell’Ira e la riproduzione pittorica di Marzia Frangioni de “La bilancia”

Per Marzia, invece, la passione per la pittura «non è nata presto, anche se, provenendo da un istituto d’arte, ho sempre avuto interesse verso il disegno e le cose artistiche. Mi sono diplomata come maestro d’arte in grafica pubblicitaria: quindi, per anni ho fatto disegno di tipo tecnico, mentre non avevo mai sviluppato il lato pittorico. Questo è dovuto, probabilmente, al fatto che da giovane ero maggiormente autocritica: infatti, ritenevo di essere alquanto brava con il disegno, ma non geniale. Poi, invece, ho voluto riprendere in mano alcune tecniche presso il laboratorio Keramikè di Beatrice De Laurentiis. Da lì – prosegue – è partita la mia passione e ho realizzato diverse opere e progetti ad olio, acrilico e acquerello e ho partecipato ad alcuni concorsi che si sono svolti in zona».

 

Ad un certo punto, avviene l’incontro artistico tra le due: «Quando ho visto le fotografie sulla natura morta realizzate da Laura – spiega Marzia – ne sono rimasta colpita perché, dal punto di vista espressivo, traggono spunto dalla pittura caravaggesca: vedi il modo di utilizzare i punti luce in modo naturale in contrasto con sfondi molto scuri. Dapprima, ho iniziato con una fotografia. In seguito, vedendo gli ottimi risultati, seguendo anche i consigli di Beatrice (De Laurentiis, ndr), ne ho realizzate una serie. Non so se sarà necessariamente questa la mia strada, dato che solitamente pratico una pittura molto di getto e mi piace adottare tecniche diverse». Le due, infine, concordano su quale sia la loro opera preferita, tra quelle realizzate: «Sicuramente “La bilancia” è l’opera che ha riscosso più apprezzamenti e che abbiamo deciso di inserire nella locandina della nostra mostra».