CAM00251Collesalvetti  Loredana Pantaleone, candidata del Movimento 5 Stelle, catechista e volontaria della Caritas con alle spalle anche esperienze di missioni umanitarie all’estero ci descrive le sue impressioni ed idee sui risultati delle elezioni Amministrative che si terranno il prossimo 25 maggio e ci parla della sua linea programmatica da attuare qualora riuscisse ad entrare in Consiglio.

 

Signora Pantaleone, lei è una candidata  al Consiglio Comunale del Movimento 5 stelle  che negli ultimi tempi ha ricevuto molti consensi anche a livello nazionale. Lei pensa che sia più questo aspetto che la porterà ad essere eletta oppure il fatto di avere comunque un certo riconoscimento a livello locale?

«Non so, sicuramente i vari ruoli che ricopro a Collesalvetti, come quello di catechista, volontaria della caritas e referente per le adozioni possano essere sicuramente un incentivo perché molto spesso le persone votano un candidato che conoscono, del quale si fidano e nel quale ripongono una certa fiducia, quindi sicuramente credo di essere agevolata da tutti questi fattori».

 

Che previsioni fa per queste amministrative? Pensa che si arriverà al ballottaggio con Bacci?

«Più penso a questa domanda e più dico che il tutto è un grande punto interrogativo. Io ovviamente spero che il Movimento vinca però oggettivamente tenere testa a Bacci non sarà affatto semplice. Il PD  avendo più disponibilità economiche è riuscito a fare una campagna elettorale molto estesa ed attiva riuscendo a presentare ogni singolo candidato, noi invece essendo un movimento autofinanziato non siamo riusciti a fare più di tanto in questo senso».

 

Per sé stessa invece che previsione fa? Riuscirà ad essere eletta?

«Non ne ho idea e di solito non faccio pronostici. C’è da dire che non avendo fatto una grande campagna elettorale in molti non hanno avuto modo di venire a conoscenza della mia candidatura e in generale  credo che in molti voteranno più per il Movimento in se per se piuttosto che per i singoli candidati».

 

Da chi pensa che sia composto il suo elettorato, giovani o meno giovani? Colligiani o abitanti di altre frazioni?

«Penso che principalmente i miei elettori proverranno dalla zona di Collesalvetti e che si collochino più o meno in una fascia di età che va dai 40 ai 60 anni».

 

Quali atti o proposte farà se sarà eletta in Consiglio Comunale?

«Se entrassi in Consiglio Comunale penserei di agire soprattutto sul sociale, creando prima di tutto una rete di collegamento tra le varie associazioni del Comune. Esse infatti sono molte sul nostro territorio, ma sono molto frazionate tra loro ed io vorrei cercare in qualche modo di unirle. Altro tema che mi sta a cuore e del quale vorrei occuparmi è quello ambientale, attraverso l’istituzione di gruppi di acquisto solidale, dei quali peraltro sono un esponente, in modo tale da valorizzare la produzione agricola locale. Inoltre c’è una questione che va avanti da un po’di tempo e della quale vorrei occuparmi personalmente; si tratta della questione della fonderia e delle emissioni che essa produce soprattutto nelle ore notturne aumentando esponenzialmente il tasso di inquinamento. Già un po’ di tempo fa ho fatto vari esposti all’ Arpat ed al Comune per la questione e l’Arpat dopo vari controlli ha effettivamente riscontrato nella fonderia delle anomalie e delle cose che non erano proprio in regola. L’ elemento più grave però di tutta questa questione è costituito dal fatto che il Comune non ha preso nemmeno in considerazione la cosa ed è proprio per questo che vorrei occuparmene personalmente attraverso la carica che spero di andare a ricoprire, ma soprattutto come cittadina poiché solo noi cittadini possiamo cambiare le cose».