ChiericiNicola Chierici, classe 1969, perito industriale libero professionista dal 2011, è il candidato sindaco della lista civica Libertà di Movimento, una delle novità dell’offerta politica colligiana. Per lui, in caso di ballottaggio («il nostro obiettivo»), occorrerà «ricercare con tutte le altre liste, senza preclusioni ideologiche tra centrosinistra e centrodestra, un accordo programmatico scritto, fatto alla luce del sole e pubblicato su internet in cui si condividono e ci si impegna ad attuare i tre punti di forza del nostro programma: lo sportello per i lavoratori, lo sportello per l’economia colligiana, e una diversa gestione dei rifiuti».

 

Chierici, siamo alle battute finali di questa campagna elettorale. Come le è sembrata?

«Con un aggettivo: frizzante. C’è stata correttezza tra i sette candidati, ma non sono mancati i toni accesi specialmente in alcuni dibattiti pubblici. Devo dire che tutti i candidati, comprese le liste civiche, come Libertà di Movimento, che è la prima volta che si presentano a Collesalvetti, hanno avuto gli stessi spazi dagli organi di stampa come Collenews.it e questo mi ha fatto piacere».

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Che previsione di voto fa?

«L’obiettivo di Libertà di Movimento è il ballottaggio. In questo scenario, sia che fossimo noi uno dei candidati in ballottaggio, sia che non lo fossimo, il nostro comportamento sarà il medesimo e cioè ricercare con tutte le altre liste, senza preclusioni ideologiche tra centrosinistra e centrodestra, un accordo programmatico scritto, fatto alla luce del sole e pubblicato su internet in cui si condividono e ci si impegna ad attuare i tre punti di forza del nostro programma: lo sportello per i lavoratori, lo sportello per l’economia colligiana, e una diversa gestione dei rifiuti che prevede la diminuzione degli stessi, e contemporaneamente l’aumento della raccolta differenziata mediante i cassonetti tecnologici che si possono utilizzare previo inserimento di una card personale la quale si ricarica ad ogni conferimento dei rifiuti, per avere un beneficio immediato».

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In un ipotetico ballottaggio con il Movimento 5 Stelle, però, il suo movimento sosterrà Bacci o Rossi?

«Come già detto nella precedente risposta non avremo preclusioni nè per Bacci nè per Rossi, il nostro sostegno sarà dato al candidato che risulterà più credibile nell’appoggiare i nostri tre punti caratterizzanti del programma. Nel caso ciò non avvenisse, lasceremo libertà di voto senza esprimere nessuna indicazione».

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Per quale ragione gli elettori dovrebbero votare Libertà di Movimento?

«Essenzialmente per tre motivi: 1. Siamo una lista civica innovativa senza vincoli con i partiti tradizionali e quindi non avremo imposizioni dall’alto che ci limiteranno nell’incidere un cambiamento vero. 2. Siamo disposti al dialogo costruttivo con le altre forse politiche per il bene del Comune e per riuscire a realizzare i punti del nostro programma. 3. Per attuare una alternanza nell’Amministrazione colligiana dopo 70 anni consecutivi di gestione del centrosinistra, la quale, in tempi recenti, ha causato delle problematicità molto gravi a livello economico e di servizi al cittadino: penso alla questione delle piscine».

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Se tutte le forze in campo riusciranno ad avere rappresentanza in Consiglio Comunale, che scenario politico immagina per questi 5 anni?

«Questo scenario è impossibile stante la legge elettorale vigente che, lo ricordo, prevede undici consiglieri alla lista/raggruppamento che ottiene il premio di maggioranza, e i rimanenti cinque consiglieri ripartiti proporzionalmente tra le altre liste/raggruppamenti. Quindi chiunque sarà il sindaco potrà contare su di una maggioranza consistente che, se non avrà divisioni al suo interno, potrà amministrare e realizzare il programma che ha presentato agli elettori in campagna elettorale».

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Se eletto sindaco, a quale cosa vorrà porre mano per prima?
«Sicuramente porrò mano al primo problema per i colligiani, e non solo per loro: il lavoro; avviando nei primi 100 giorni lo sportello per i lavoratori e lo sportello per l’economia colligiana. Non meno prioritaria è una diversa gestione dei rifiuti per un motivo molto semplice:  sul bilancio comunale di circa 16 milioni di euro, il capitolo relativo alle spese per i rifiuti ammonta a circa 3 milioni e diminuire questa uscita significa avere risorse da destinare al sociale ed al lavoro».

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