Emilio LabbozzettaCollesalvetti Emilio Labbozzetta, 37 anni, ingegnere, vive a Collesalvetti e fa il volontario per l’Svs. Per il capolista per Libertà di Movimento Collesalvetti, amministrare  non significa discutere di massimi sistemi, bensì cercare di dare risposte concrete e fattibili con tempistiche certe. Labbozzetta ritiene probabile, anche se non certa, la vittoria della coalizione di Bacci, ma ritiene che, se si andasse al ballottaggio, «per Bacci sarebbe un duro colpo, soprattutto perché è sindaco uscente e quindi parte da una posizione di vantaggio non indifferente». Quanto alle proposte, se eletto, un semaforo sulla 206 per l’attraversamento pedonale e un potenziamento dei servizi della Biblioteca e della Pinacoteca.

 

 

Labbozzetta, lei è capolista di Libertà di Movimento Collesalvetti. E’ alla sua prima esperienza politica?

«Come candidato, sì. Ho fatto esperienza politica in Facoltà; ero rappresentante del corso di laurea. Ma non no mai avuto tessere di partito, né ricoperto incarichi elettivi».

 

Dunque, come vi si approccia?

«Trattandosi di elezioni amministrative, non la intendo come una cosa da massimi sistemi. L’approccio giusto deve essere quello di trovare soluzioni a problematiche concrete nel medio-breve periodo. Non si può dire ai cittadini: “faremo”; occorre invece proporre loro soluzioni e tempistiche certe. Risposte rapide, dunque, e con un grado di fattibilità elevato».

 

Che previsione fa per il suo Movimento e per sé stesso?

«Il nostro è un gruppo giovane, benché organizzato. Il riscontro con i cittadini, comunque, è buono; quello che proponiamo viene ben accolto; la gente si rende conto, infatti, che si tratta di proposte che vengono da persone molto vicine agli elettori. Fino a poco tempo fa, infatti, eravamo anche noi dalla parte dell’elettorato e non da quella dei candidati. La gente, quindi, si rende conto che comprendiamo bene i suoi problemi. Lo scenario, poi, è molto frammentato. Non saprei sbilanciarmi».

 

Se la sente, invece, di fare una previsione generale? Ce la farà Bacci al primo turno o si giungerà ad un ballottaggio col Movimento 5 Stelle?

«La vittoria della coalizione di Bacci è probabile. Il risultato delle scorse elezioni, comunque, per loro è infattibile. Ma è probabile che superino il 50%. Se comunque si arrivasse al ballottaggio, per Bacci sarebbe un duro colpo, soprattutto perché è sindaco uscente e quindi parte da una posizione di vantaggio non indifferente. Ma solamente il fatto che ci siano ben 6 sfidanti è un sintomo evidente di dissenso».

 

Se eletto, quali atti pensa di portare in Consiglio Comunale?

«A differenza di altre cose che ho letto su Collenews, secondo me i candidati non debbono concentrarsi solamente su singoli problemi, ma avere una visione complessiva dell’area comunale. Mi impegnerò dunque su tutti i singoli punti del programma».

 

Di quali interventi ha bisogno, secondo lei, la sua frazione e cioè Collesalvetti?

«L’ordinaria manutenzione delle strade e dei parchi pubblici. Secondo me un’Amministrazione Comunale deve focalizzarsi più su tematiche ordinarie che straordinarie. Fra queste ultime – detto per inciso – ci sarebbero le piscine. Quanto ad interventi specifici, proporrei un semaforo a chiamata sulla 206 per i pedoni, nella zona del Centro Commerciale. C’è poi la questione Ghiaccione sulla quale bisognerebbe intervenire. Sarebbe poi interessante potenziare i servizi della Biblioteca e della Pinacoteca. In Biblioteca si sono talvolta verificati problemi di capienza. Gli abitanti del Comune sono tanti; occorrerebbe trovare nuovi spazi».