ChiericiVicarello E’ Nicola Chierici il candidato sindaco della neonata lista civica Libertà di Movimento – Collesalvetti. Si inserisce dunque anche lui nel variegato panorama elettorale che vede, nel Comune di Collesalvetti, ben 7 sfidanti contendersi la poltrona di primo cittadino colligiano. Fuoriuscito dal Movimento 5 Stelle, Chierici ha fondato una sua lista civica. In questa intervista racconta ai lettori di Collenews il perché dell’addio ai pentastellati ed espone alcuni punti principali del suo programma. Fra questi, lo sportello lavoro, lo sportello economia e anche il suo programma in materia di politiche dei rifiuti. «Rappresentiamo il cambiamento vero – ci tiene a precisare –  perché non siamo espressione di nessuno di coloro che ha governato questo territorio fin ora». Quanto al Sindaco Bacci, ci racconta che fu contento quando fu eletto perché aveva «elaborato un programma molto esteso ed ambizioso», ma «non ha mantenuto molte promesse. La questione delle piscine, solo per fare un esempio, non è stata risolta». Positivo, invece, il giudizio su Uniti per cambiare.

 

Chierici, lei è uscito dal Movimento 5 Stelle e ha fondato una sua lista civica. Perché l’addio ai pentastellati? Com’è andata la vicenda?

«Sì, ho fatto un percorso con loro, peraltro in maniera attiva, ma poi abbiamo intrapreso scelte diverse. Io avevo una diversa idea dell’organizzazione del partito; più strutturata. Decisi dunque di lasciare per fondare Libertà di Movimento Collesalvetti».

 

Nella lista civica che esprime lei come candidato sindaco c’è qualche altro fuoriuscito del Movimento 5 Stelle?

«Sì, ce ne sono altri. I primi 5 in lista sono tutti fuoriusciti del Movimento 5 Stelle».

 

Quali, nello specifico, le divergenze fra voi?

«Non c’è un’organizzazione strutturata nel Movimento 5 Stelle; manca per esempio il tesseramento; manca la definizione di attivista; non si sa chi può votare e chi no; ci sarebbe un regolamento, ma non è mai entrato in vigore. Insomma; un’organizzazione interna non compatibile con la mia visione del partito».

 

Si è trattato di un addio tumultuoso oppure vi siete salutati affettuosamente?

«No, nessun tumulto; nessun problema. Ci sono rimasti male, ma nulla di che».

 

In cosa differisce, a grandi linee, il suo programma da quello dei pentastellati?

«Gli altri programmi sono stati depositati non molto tempo fa (rispetto alla data dell’intervista, ndr) e dunque non li ho ancora letti, anche se conosco, a grandi linee, i loro contenuti. Posso dunque parlare del mio programma, i cui 3 punti principali sono costituire uno sportello lavoro; uno sportello economia e una nuova gestione dei rifiuti. Non esiste, infatti, un apposito ufficio, nonostante tante persone non abbiano un lavoro. Con una semplice riorganizzazione del personale si può, senza gravare sul bilancio comunale, fare un censimento della popolazione colligiana per poi organizzare un orientamento al lavoro di concerto con i centri per l’impiego. Lo sportello per l’economia, dal canto suo, dovrebbe essere un ufficio – ancora una volta a costo zero, da costituire mediante una semplice riorganizzazione del personale – che si occupa di gruppi d’acquisto favoriti dal Comune, che dovrebbe contattare i singoli cittadini e poi le aziende al fine di far risparmiare i cittadini e far girare l’economia locale. Quanto ai rifiuti, stiamo parlando della prima voce del bilancio comunale. Noi abbiamo intenzione di ridurre questa voce di spesa, sensibilizzando le imprese ed i cittadini ed istituendo cassonetti tecnologici che fanno sì, attraverso l’utilizzo di una scheda, che solamente i cittadini colligiani possano depositare rifiuti, evitando così che l’Ente si aggravi anche di altri rifiuti, di non colligiani».

 

Perché gli elettori del Comune di Collesalvetti dovrebbero votare Libertà di Movimento Collesalvetti?

«Perché siamo svincolati dalle logiche di partito; non prendiamo ordini; rappresentiamo il cambiamento vero perché non siamo espressione di nessuno di coloro che ha governato questo territorio fin ora».

 

Ha incontrato difficoltà nel raccogliere le firme per la presentazione della candidatura?

«Come tutti, credo. C’è la questione dell’autenticazione delle firme di cui è bene i cittadini siano a conoscenza. Si tratti di un sistema ingiusto perché avvantaggia chi già è presente e disincentiva le novità. Ma di questo, magari, parleremo meglio in seguito».

 

Qual’è il suo giudizio sull’Amministrazione Bacci?

«Bacci 5 anni fa ha elaborato un programma molto esteso ed ambizioso, fui contento quando fu eletto, ma non ha mantenuto molte promesse. La questione delle piscine, solo per fare un esempio, non è stata risolta. Poi… è un politico nato; dall’esperienza nel Consiglio di Frazione al Consiglio Comunale fino all’elezione a Sindaco. Ha sempre vissuto di politica; non può avere competenze specifiche».

 

Quale, invece, la sua opinione sulle altre forze politiche in campo su Collesalvetti?

«Del Movimento 5 Stelle ho già parlato. Uniti per cambiare mi piace; fa piacere che ci sia un’altra persona – che non conosco personalmente – che ha costituito una lista civica. E’ motivo di soddisfazione, per me, che la società civile si stia risvegliando ed attivando per cambiare in positivo le cose, oltre l’esperienza dei partiti tradizionali. Quanto a Iurescia, è una persona d’esperienza, che già conoscevo. Una brava persona che ha esperienza, appunto, e questo è importante perché occorrono competenza, esperienza e libertà d’azione. Quanto a Bracci (candidato sindaco di Forza Italia, ndr), non lo conosco. Scelta Civica, infine, mi sembra abbia presentato un candidato sindaco forse un po’ troppo giovane. Per ora, comunque, sono tutti giudizi allo stato embrionale. Vedremo poi, nel dettaglio, i singoli programmi».