Bacci RuggeriStagno Non è un caso la scelta della frazione di Stagno come luogo della conferenza stampa congiunta dei due candidati del Centrosinistra a Collesalvetti (Lorenzo Bacci) e a Livorno (Marco Ruggeri). Se la scelta di Stagno, frazione del Comune di Collesalvetti  (e non Livorno) è emblematica da un lato di una rivalutazione complessiva del Comune colligiano, non più considerato appendice di quello labronico, dall’altro lato Stagno sta anche a significare la frazione di confine fra i due Comuni. Due Comuni che – questo il contenuto principale veicolato da Bacci e Ruggeri – d’ora in poi lavoreranno in sinergia l’uno con l’altro, ponendo fine ad una stagione che ha visto, come accennato, il Comune di Collesalvetti appendice di quello di Livorno; una realtà, la prima, chiamata fin ora a ratificare passivamente le scelte politico-amministrative della seconda. E’ lo stesso Ruggeri ad ammettere implicitamente l’esistenza di questa dinamica: «Non si deciderà più a Livorno per poi comunicare la decisione presa a Collesalvetti». Un’epoca dunque – promettono i due candidati – sta per giungere al termine con la loro elezione a primi cittadini, se ciò avverrà.

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Un piano strutturale congiunto per una reale integrazione urbanistica; un’unica interfaccia per le imprese che operano sul territorio,  per evitare doppioni burocratici ed un unico ufficio per i fondi europei per Livorno, Collesalvetti, ma anche Pisa; integrazione dei servizi socio-sanitari per garantire sempre a tutti i cittadini un’assistenza efficiente. Sono questi i punti cardine fra le linee programmatiche comuni che Bacci e Ruggeri hanno illustrato ieri mattina.

 

Al centro il mondo dell’impresa e l’urbanistica «Per la prima volta – ha esordito Bacci – due candidati a sindaco di queste realtà così vicine si presentano insieme con obiettivi comuni importanti. Sono quattro gli ambiti di lavoro congiunti e condivisi che metteremmo entrambi nel programma: urbanistica, gestione dei fondi europei, rapporto con le imprese e servizi sociosanitari. Siamo entrambi convinti che la priorità da cui ripartire sia il fronte della sviluppo economico, consapevoli che la nostra area possa diventare un punto di forza per un rilancio regionale. Un imprenditore non può fare la spola tra Livorno e Collesalvetti per sbrigare procedure burocratiche, diamo loro un’unica interfaccia, perché non ci siano più lungaggini burocratiche. Inoltre non staremo fermi di fronte alla riorganizzazione istituzionale a cui andiamo incontro e lavoreremo in sinergia per bilanciare l’area metropolitana fiorentina che sta per nascere, guardando alla realtà pisana. Un piano strutturale congiunto – per Bacci – è la risposta pratica più funzionale alla necessità di una reale integrazione urbanistica tra Livorno e Collesalvetti».

 

La necessità di attrarre nuovi investimenti «Governare in sinergia due territori complementari e vicini – spiega sulla stessa lunghezza d’onda Ruggeri – può essere la carta vincente per dare una spinta alla sviluppo. Ci sarà una parte di programma condiviso e poi nei primi 100 giorni le due Giunte realizzeranno un cronoprogramma e inizieranno a lavorare, partendo immediatamente con il piano strutturale. Insieme bisogna da una parte consolidare il lavoro che abbiamo, realtà importanti come l’Eni ad esempio e dall’altra attirare nuovi investimenti per creare posti di lavoro. L’unione può fare davvero la forza, superiamo le rissosità campanilistiche: vogliamo dare risposte concrete ai nostri cittadini, a chi cerca lavoro. Definiamo insieme aree industriali precise su cui le imprese possono insediarsi e diamo loro un unico ufficio a cui rivolgersi, come un’unica struttura deve esserci per la gestione dei fondi europei. Non ci sono solo progetti sulla carta ma realtà che stanno già prendendo forma come la sinergia tra Porto e Interporto, che, assieme al collegamento ferroviario con la Regione, crea una potenzialità enorme tra Livorno e Collesalvetti». Per Ruggeri «è un grande atto politico inoltre  il fatto che il Comune di Collesalvetti entri nell’Autorità portuale a pieno titolo». «C’è poi il tema dei servizi, con la creazione del nuovo ospedale vanno ridisegnati non parametrandosi solo sulla città ma anche con chi sta intorno e quindi Collesalvetti: da qui la necessità di creare un distretto per i quartieri nord e di consolidare quello già esistente di Stagno».