Il pubblico segue il dibattito

Il pubblico segue il dibattito

Vicarello – Sabato 8 febbraio alle ore 17, presso la Sala delle Colonne di Vicarello, si è svolta la proiezione del documentario “La Divisione Garibaldi in Jugoslavia”, realizzato dallo storico Eric Gobetti, in collaborazione con la Rai. L’intento dell’autore era quello di far luce su una storia poco nota. Dopo l’8 settembre 1943, dopo che il Regio Esercito Italiano aveva combattuto a fianco di quello tedesco contro gli eserciti jugoslavi, si verificò il ribaltamento delle alleanze. La 19^ Divisione Fanteria “Venezia” e la 1^ Divisione Alpina “Taurinense”, rimaste in Montenegro, decisero di unirsi all’esercito montenegrino e di combattere contro l’esercito tedesco.

 

«Ho convinto la Rai a fare questo documentario perché questo avvenimento è un esempio di tipo opposto a quello delle foibe. Infatti, nonostante le violenze perpetrate dall’esercito italiano per molti anni, 20 mila soldati italiani hanno deciso di collaborare con la popolazione slava per liberare un Paese non loro», ha affermato Gobetti.

 

Simone Oggionni, Tiziana Bartimmo, Eric Gobetti, Lorenzo Cosimi

Simone Oggionni, Tiziana Bartimmo, Eric Gobetti, Lorenzo Cosimi

Tiziana Bartimmo, capogruppo Prc nel Comune di Livorno e coordinatrice dell’evento, spiega che è stato scelto l’8 febbraio perché «il 10 febbraio è il Giorno del Ricordo. È una ricorrenza di recente acquisizione, che viene associata alla Giornata della Memoria. Ma bisogna ricordare – rammenta – che le foibe sono l’atto finale delle vessazioni perpetrate dal regime fascista fino dagli anni ’20. Non sono state un crimine in nome del comunismo, ma della follia del nazionalismo».

 

Lorenzo Cosimi, segretario della Federazione di Livorno del Prc, ritiene che per i «fatti in Jugoslavia non è giusto equiparare la Resistenza al fascismo. Questa visione fa parte di un revisionismo storico che, nel corso degli ultimi anni, ha intaccato anche la sinistra italiana».

 

Simone Oggionni, coordinatore nazionale dei Giovani Comunisti del Prc, è sulla stessa lunghezza d’onda: «Dalla fine della Seconda Guerra Mondiale la Destra ha cercato di delegittimare la Resistenza. Si vuole costruire una memoria comune condivisa in cui tutti sono i corresponsabili. E questo atteggiamento ha purtroppo fatto breccia nella Sinistra italiana. Ma l’antifascismo e la Resistenza hanno coinvolto un elevatissimo numero di persone. La Destra e il Centrosinistra vogliono nascondere questo protagonismo popolare».

 

Foto3Infine, Alberto Benedetti, Vice Sindaco di Collesalvetti, ha chiuso la discussione affermando che «come ogni anno, da quando è stato istituito il Giorno del Ricordo, i nostri compagni presenti nei vari Consigli Comunali si troveranno ad arginare le menzogne che a volte sono dentro i documenti che vengono presentati per l’occasione. Quest’anno il nostro Circolo, facendo un enorme sforzo organizzativo ed economico, ha cercato – continua – di fare un passo in più. Abbiamo deciso di organizzare questo incontro prima del 10 febbraio per dare un contributo e un momento di approfondimento alla discussione di carattere storico-culturale. Abbiamo cercato di non limitarci soltanto alla discussione consiliare, ma abbiamo cercato di coinvolgere i cittadini».

 

Dopo il dibattito, il Circolo di Rifondazione Comunista di Collesalvetti ha offerto un’apericena presso il Circolo Arci “Macchi” di Vicarello. La serata è poi proseguita ancora presso la Sala delle Colonne, dove si è esibito Sigaro della Banda Bassotti.